Il Club Italiano del Colombaccio cerca aiuti e supporti per dare il via a una ricerca sulle origini dei colombacci migranti in Italia. Tale ricerca, che avrà un costo almeno di 15 mila Euro, sarà affidata al più autorevole ricercatore al mondo in fatto di radioisotopi e dovrebbe rappresentarsi come inestimabile contributo di conoscenza sulla migrazione del colombaccio in Europa.
Questi i principi su cui si baserà la ricerca. Per le aree di origine - ci fa sapere l'esperto Enrico Cavina - si farà base alle aree dell'Est-Nord Europa- Bielorussia-Ucraina- Russia - aree asiatiche extra-Paleartico Occidentale, per definire le popolazioni che in varie ondate interessano tutte le aree di transito in Italia da ottobre a tutto novembre e le successive aree di svernamento in Italia.Questo tipo di studio è già stato realizzato in Francia per la Flyway Nord Europea (Hobson K. e coll.) , ma non è mai stato fatto per la Flyway Mediterranea che interessa tutta lItalia e che negli ultimi tre anni ha registrato un aumento numerico dei transiti nell’ordine di un incremento del 180-200% .
Le implicazioni di studio sono evidenti sia in termini di ricerca fenologica della specie “Columba palumbus “sia in termini di climatologia ed implicazioni sulla biodiversità ambientale. Questi studi - prosegue Cavina - devono altresì essere base scientifica per la definizione dei prelievi e calendari stagionali e territoriali: tutti gli studi effettuati supportati da dati raccolti per oltre 20 anni (Club Italiano del Colombaccio) evidenziano con documentazioni ineccepibili che il prelievo venatorio in Italia è inferiore al 1,5% del totale dei Colombacci in transito, osservati e registrati.
Keith Hobson, il riconosciuto più autorevole ricercatore a livello mondiale nel campo delle ricerche con radioisotopi sulle migrazioni delle specie animali, è disponibile ad attuare la ricerca in Italia sulle varie direttrici migratorie, già nella prossima stagione autunno inverno 2019. Sarà necessario raccogliere almeno 1000 (mille) penne (seconda remigante) ed altri semplici dati morfometrici su almeno 1000 Colombacci abbattuti.