La pressante iniziativa del mondo venatorio, che finalmente ha trovato ascolto in rilevanti ambienti della politica, per ristabilire un minimo di validità scientifica alle anomalie espresse anche recentemente riguardo all'aggiornamento dei KC, ha creato non poche preoccupazioni alle consorterie anticaccia, ormai avviluppate in un unico guazzabuglio che non fa distinzione fra associazioni un tempo considerate ambientaliste e le altre che si spacciano per animaliste.
E' di oggi la notizia che i rappresentanti parlamentari del mondo animalista sono tutti a consulto dal ministro Costa.
Evidentemente, l'allarme lanciato dalle stesse nei giorni scorsi tramite comunicati ripresi dalla grande stampa, che riportavano a dir poco un sacco di imprecisioni su come erano andate le cose fra Roma e Bruxelles a proposito appunto della documentazione fornita da ISPRA tramite il Ministero, puntualmente contestato dalla Cabina di regia (Cabina Regia "nuovo attacco dagli anticaccia su procedura KC"), questo allarme non ha dato i frutti sperati. Tanto che, l'incontro con Costa quasi sicuramente sarà preludio ad alti attacchi alla caccia, dello stesso tenore, visto che anche l'ultima invenzione (emendamento Occhionero LEU) per blindare il parere dell'ISPRA sui calendari venatori sembra che sia affondato, colpito addirittura dal parere negativo della Commissione agricoltura della Camera, guidata - c'è da non crederci - da Filippo Gallinella, un giovane parlamentare cinquestelle.
La canea comunque è agguerrita e non si arrenderà facilmente. Mai come ora, pertanto, occorre unità d'indirizzo, coesione, collaborazione fra le varie e spesso turbolente anime del mondo della caccia. Che dovranno proseguire nella sensibilizzazione dei temi caldi nei confronti delle forze politiche e dell'opinione pubblica, per controbattere a tutte quelle falsità che per troppo tempo sono state divulgate da questi finti paladini dell'ambiente e della tutela della fauna selvatica.