Una "storica e coraggiosa presa di posizione". Così Anlc commenta il no della Commissione Agricoltura all'emendamento della deputata Occhionero di Liberi e Uguali, che mirava a rendere vincolanti i pereri Ispra sui calendari venatori.
"Dopo aver fatto per anni il bello e soprattutto il cattivo tempo (il più delle volte senza avere, per altro, la scorta di studi aggiornati e inoppugnabili), l’Ispra smette finalmente di essere la stampella “scientifica” di decisioni politiche prese sulla scorta delle solite lamentele ideologiche che se ne infischiano dei pareri espressi da autorevoli organismi scientifici sia nazionali che internazionali" scrive Anlc nella sua nota.
"Ora, senza questo spauracchio che ha sempre fatto dilatare i tempi, spetterà alle Regioni, dopo aver elaborato un Piano faunistico venatorio rigoroso, mettere a punto calendari venatori che siano rispettosi delle reali esigenze faunistiche e ambientali e, di conseguenza, in grado di non offrire appigli alla consueta marea di ricorsi ai vari Tar da parte delle solite sigle anticaccia".