"Da questo governo un nuovo pericolo per la caccia e non solo. Il tentativo di M5S e Lega di modificare l’Art. 71 della Costituzione, mina i principi di equilibrio pensati dai padri costituenti", così Arci Caccia commenta il sì della Camera alla riforma costituzionale sul referendum.
"L’introduzione del referendum propositivo - scrive l'associazione - svilirà il ruolo del parlamento, sede preposta all’approvazione delle leggi, e l’abbassamento del quorum di validità lo renderà molto più accessibile" scrivono dall'Arci Caccia. "Siamo profondamente preoccupati, sia come cacciatori che come cittadini. L’apertura di una nuova stagione referendaria, con un quorum del 25% mette a rischio non solo l’attività venatoria, che tanto spesso ha dovuto difendersi dagli attacchi referendari di pochi facinorosi, ma tanti altri diritti che regolano la vita di ogni giorno. Per non parlare, poi, dei costi delle campagne e delle consultazioni referendarie, che in un momento di cattiva congiuntura economica, andrebbero a togliere risorse a temi ben più importanti".