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CCT: Le "capriole rovesciate" della Libera Caccia


martedì 26 febbraio 2019
    
Riceviamo e Pubblichiamo
 
Non è nostra abitudine rispondere o replicare ai comunicati che spesso agitano il dibattito, non lo facciamo per una questione di stile ma anche e soprattutto, per evitare uno spettacolo indecoroso a chi ci guarda da fuori. Chi vuole buttare ogni argomento in rissa, sappia che sta commettendo un errore diabolico e ferale per la caccia fornendo degli assist gratuiti ai nostri avversari e giganteschi alibi per la politica. Purtroppo e nonostante questa doverosa premessa, non possiamo rimanere silenti dopo aver letto ben due comunicati a firma della Libera Caccia particolarmente belligeranti quanto prive di qualunque fondamento. Non è possibile neppure fare a meno di notare le “capriole rovesciate” di una associazione venatoria che oggi, forse stimolata dalla campagna elettorale e dalle velleità di qualche dirigente, copre il volto movimentista e di lotta, dopo aver per mesi e mesi, organizzato iniziative pubbliche a sostegno delle Regione Toscana e dell’Assessorato lavorando in piena sintonia con gli uffici regionali. Scoprire oggi che i più allineati difensori e sostenitori del Palazzo, sono divenuti i principali contestatori e fomentatori della piazza, è forse la vera notizia del giorno. Potremmo asserire che la Libera Caccia finalmente esce dall’ equivoco e scende sulle posizioni che la Confederazione ha espresso da sempre. Posizioni manifestate in tempi non sospetti, quando non andava troppo di moda esprimere giudizi critici sull’ assessorato e sugli uffici, in merito ad una esperienza di governo regionale della materia caccia che farà ricordare questa legislatura non certo come la più virtuosa e lungimirante della storia. Sulla Legge Obiettivo le posizioni ferme e argomentate della CCT sono state enucleate già dalla presentazione. Decine di assemblee pubbliche, si sono tenute sul territorio, con le squadre di caccia al cinghiale, capi distretto, amministratori locali e le categorie interessate.

La CCT ha prodotto due documenti di analisi e proposta, formalmente depositati all’attenzione del Presidente Rossi e della Commissione Consiliare e di tutti i gruppi che siedono in Consiglio Regionale. Posizioni, proposte e valutazioni presentate a seguito di un lungo iter di partecipazione, iniziato con la prima assemblea tenuta a Grosseto tre anni orsono, alla presenza di oltre cinquecento cacciatori, e sviluppate nella Conferenza Regionale della CCT tenuta a Firenze lo scorso 2 febbraio 2018 presso Villa Viviani. Oggi, alla luce dell’esperienza vissuta e soprattutto a fronte dei dati e dei risultati che in tre anni di applicazione di questa “finta legge speciale” ci hanno consegnato, il nostro giudizio negativo rimane immutato. Non serviva una Legge Speciale sugli ungulati; sarebbe stato sufficiente applicare il quadro normativo esistente, ma soprattutto era e rimane inaccettabile l’aver introdotto, con scelta politica e non tecnica, la logica del conflitto tra forme di caccia e cacciatori. Ciò detto e preso atto dunque che altri si siano tardivamente convertiti a questa impostazione e valutazione dei fatti, vogliamo anche chiarire e informare i più distratti, sulle ragioni che stanno alla base della sottoscrizione del Protocollo d’intesa; protocollo promosso dalla Regione, e rivolto alle Associazioni e gli ATC sulle tematiche inerenti la caccia. Il tavolo di confronto recentemente istituito dal Presidente Rossi, è stato da noi e non soltanto da noi, sollecitato in più occasioni per ristabilire una prassi consolidata quella della concertazione e del confronto preliminare su tutte le questioni attinenti alla caccia. Ciò si rendeva necessario proprio per evitare il proseguimento di una strategia che ha portato in questi mesi la Regione all’approvazione di atti, delibere e norme, in assenza di qualsiasi discussione preventiva con i portatori di interesse. La stessa Legge Obiettivo è figlia di questa cultura politica i cui risultati negativi, sono ormai sotto gli occhi di tutti. Aver sottoscritto il patto di reciproca consultazione e confronto con la Regione, non significa come ovvio acconsentire o dare deleghe in bianco sui provvedimenti di cui il tavolo sarà chiamato ad occuparsi! Stare ai tavoli di confronto è un dovere politico per una grande organizzazione rappresentativa, così come lo è per gli ATC presenti con il loro coordinamento, per le Associazioni agricole come noi firmatarie del Protocollo, e anche per le altre Associazioni Venatorie che lo hanno sottoscritto. Si afferma pertanto una falsità quando si dice che abbiamo firmato un accordo per la proroga della Legge Obiettivo così com’è! Una strumentalizzazione priva di fondamento, in quanto la Legge in questione dovrà essere sottoposta ad una sua revisione radicale, con le osservazioni a suo tempo presentate. Una tematica che si pone peraltro
all’interno di una serie molto importante di argomenti che caratterizzano il protocollo, vitali per il futuro della caccia in Toscana. Ciò detto non sta a noi giudicare il comportamento di Libera Caccia che ha deciso, legittimamente, di tirarsi fuori dal tavolo di confronto. Ne prendiamo atto, come prendiamo atto che forse si è rotto anche il patto che la lega innaturalmente ad altre Associazioni Venatorie. La CCT per delega delle sue Associazioni Confederate porterà avanti la sua battaglia; se le sue proposte non verranno accolte, non esiterà a continuarla “fuori”, insieme alla migliaia di cacciatori che rappresenta.

La speranza rimane quella che almeno per una volta si smetta di scatenare una tempesta nel bicchiere d’acqua e lavorare uniti nell’interesse del mondo della caccia e dei cacciatori.


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15 commenti finora...

Re:CCT: Le "capriole rovesciate" della Libera Caccia

Fortuna vuole che CCT figlioccia di FIDC esiste solo nella Regione Toscana e conta meno di niente. CCT è la trovata di qualche "compagnuccio".

da CCT CICCI 28/02/2019 23.20

Re:CCT: Le "capriole rovesciate" della Libera Caccia

Quest'anno Libera caccia,la CCT per me ha chiuso

da Poveri Noi 27/02/2019 18.36

Re:CCT: Le "capriole rovesciate" della Libera Caccia

Fiumi di inchiostro e lotta politica senza quartiere (Sisto Dati e Cobsigliere Comunale di Forza Italia) tutto per litigarsi le tessere di chi caccia il cinghiale in battuta. CACCIA TOSCANA ORMAI FINITA CAUSA CINGHIALI E PROVENTI IN NERO DALLA VENDITA DI TALE CICCIA

da Duccio 27/02/2019 15.49

Re:CCT: Le "capriole rovesciate" della Libera Caccia

(continua da post sotto)...Libera Caccia non è al servizi di nessuno, ne della politica ne di altri interessi che nulla hanno a che fare con la caccia, non siamo servi sciocchi di nessuno e quindi non firmeremo mai documenti in bianco. Le proposte puntuali di Libera Caccia sono anch'esse depositate e se non verranno accolte, scenderemo di nuovo in piazza e li vedremo quali interessi preferiscono tutelare le altre sigle venatorie. Sisto Dati #sistodati Vicepresidente vicario dell'Associazione Nazionale Libera Caccia

da ecco qui 27/02/2019 15.16

Re:CCT: Le "capriole rovesciate" della Libera Caccia

Che aveva scritto la Libera Caccia Toscana? Ecco qui: La CCT - Confederazione Cacciatori Toscani non rappresenta nessuno eppure firma gli accordi con la Regione Toscana. Premesso che non ci interessa come la pensa la CCT, perché associazione non riconosciuta e priva di qualunque rappresentanza presso i cacciatori toscani, facciamo notare che le posizioni di Libera Caccia contro la Legge Obiettivo sono note da tempo. Siamo stati noi a definire dilettanti allo sbaraglio i creatori della Legge e a contrastare l'Assessorato mobilitando la piazza, manifestazione che non ha visto la partecipazione della CCT (che non esiste) ne delle sigle che ne fanno parte, non ricordiamo le bandiere della FIDC unite alle nostre sventolare per le vie di Firenze. Il sottoscritto si è talmente esposto contro il lavoro degli uffici regionali, da prendersi perfino una richiesta di dimissioni immediate indirizzata a mezzo stampa al Presidente Nazionale da parte di un dirigente della Regione Toscana. Noi non siamo abituati a firmare contratti di cui non sappiamo il contenuto, il tavolo di lavoro era già stato istituito e la firma sul protocollo richiesta dalla Regione è a tutti gli effetti una adesione al loro modello di gestione venatoria, che al primo punto prevede la proroga della sciagurata Legge Obiettivo per altri tre anni. Ci domandiamo dove sia finita l'analisi dei risultati di tale legge, l'unico parametro da considerare sono i capi abbattuti il selezione per la specie cinghiale ed il dato è irrilevante talmente sono irrisori i numeri dei capi prelevati. Citare la diminuzione degli incidenti stradali (quando tutti sanno che la Regione non paga i danni a veicoli o a persone) oppure le domande di indennizzo da parte degli agricoltori (negli anni in cui le domande erano basse cresceva a dismisura la popolazione ungulata) significa arrampicarsi sugli specchi e distorcere la realtà che tutti i cacciatori conoscono....

da ecco qui 27/02/2019 15.14

Re:CCT: Le "capriole rovesciate" della Libera Caccia

Giusva questa confederazione è stata abituata negli anni a fare sempre i salti tripli carpiati, poi parla di capriole della Liberacaccia??? E' proprio vero che all'indecenza non cè limite un saluto

da Fucino cane 27/02/2019 9.30

Re:LE “CAPRIOLE ROVESCIATE” DELLA LIBERA CACCIA

Più che aavv confederate sembra il modo di parlare di una aavv che una volta era molto forte in Toscana e che ora è caduta in disgrazia come tutto il suo apparato.

da giusva 27/02/2019 8.39

Re:LE “CAPRIOLE ROVESCIATE” DELLA LIBERA CACCIA

Si si,certo,abbasso le associazioni venatorie che pensano solo ai loro interessi,che coltivano solo il proprio orticello,che,isomma,non ci difendono abbastanza per curare i propri guadagni e basta ma,visto che ancora non hanno raggiunto la perfezione di certi falsi di una certa politica:le tessere che rilasciano a chi appartengono?Ai marziani o ai cacciatori?

da anonimo 27/02/2019 8.14

Re:LE “CAPRIOLE ROVESCIATE” DELLA LIBERA CACCIA

Sempre i soliti discorsi tra AV,e chi ci rimette siamo Sempre Noi,sono uno spettacolo indecoroso, facendo capire che l'unità nella caccia è pura utopia

da Sigarino toscano 26/02/2019 21.26

Re:LE “CAPRIOLE ROVESCIATE” DELLA LIBERA CACCIA

SONO A LITIGARSI LE TESSERE DEI CIGNALAI E LO SCONTRO È VIOLENTO. MAGARI LOTTASSERO COSÌ CONTRO GLI ANTICACCIA. SONO TUTTE ASSOCIAZIONI CHE HANNO DISTRUTTO LA CACCIA TOSCANA.

da Dario 26/02/2019 21.08

Re:LE “CAPRIOLE ROVESCIATE” DELLA LIBERA CACCIA

Dino hai ragionissima. Hai mai sentito una nostra Associazione prendere posizioni così forti verso il mondo animalista? Solo tra noi facciamo i cattivi!

da 1 toscano 26/02/2019 20.58

Re:LE “CAPRIOLE ROVESCIATE” DELLA LIBERA CACCIA

qualsiasi siano i problemi del contendere ormai la caccia CACCIA è finita e l'unione delle a.v. e dei cacciatori ormai è inutule.-

da marco1 26/02/2019 18.57

Re:LE “CAPRIOLE ROVESCIATE” DELLA LIBERA CACCIA

vero Dino hai ragione. Le tessere , le poltrone ,i privilegi, ecc. ecc. va cosi

da va cosi 26/02/2019 18.57

Re:LE “CAPRIOLE ROVESCIATE” DELLA LIBERA CACCIA

DA TOSCANO VI SPIEGO IL MOTIVO DEL CONTENDERE. STANNO LITIGANDO FRA FIDC E ANLC PER PRENDERSI LE TESSERE DEI CACCIATORI DI CINGHIALI IN SQUADRA CHE SONO ARRABBIATI PERCHÉ LA REGIONE HA AUTORIZZATO LA CACCIA ALL’ASPETTO AL CINGHIALE (non la chiamo selezione perché non selezionano nulla e cacciano dal 1/1 al 31/12 a tutto) E MOLTI MORTI DI FAME VANNO A CACCIA PER VENDERE LA CICCIA. UNA FINE ORRIBILE PER LA CACCIA TOSCANA. ORMAI QUA SI PARLA SOLO DI UNGULATI IL RESTO SIAMO CACCIATORI DI SERIE ZETA.

da Dino 26/02/2019 18.52

Re:LE “CAPRIOLE ROVESCIATE” DELLA LIBERA CACCIA

Unione del mondo venatorio? Da tempo sarebbe ora...una volta per tutte. Se qualcuno ancora non ha capito, capirà quando si troverà solo!

da Cecco 26/02/2019 18.46