Nel giorno dedicato alla festa della donna, Camillo Langone esce oggi sul Foglio con una nuova nota che, a mo' di preghiera, mette in evidenza la sua visione della società, che contesta le pratiche vegane e la cultura animalista e lo fa richiamandosi a Giovanna D'Arco la pulzella che lui riconosce in una giovane lucana, che a 18 anni, contro corrente, ha deciso di diventare cacciatrice.
Eccolo:
"Santa Giovanna D'Arco, nel giorno della festa mimosacea voglio fare un po' di controinformazione. Ci sono in gro tanti modelli femminili sbagliati, devo proporre un'alternativa. Un'altra eroina. Non al tuo livello, ci mancherebbe: tu sentivi le voci, vedevi l'arcangelo Michele, capovolgevi le sorti della Guerra dei cent'Anni... C'è bisogno di una figura più raggiungibile, eccola, si chiama Erika Priore, è di Vietri di Potenza e al compimento della maggiore età ha preso il porto d'arma uso caccia, diventando una delle pochissime (quattro? Cinque?) cacciatrici lucane, ovviamente la più giovane. La bella pulzella intende dedicarsi alla caccia al cinghiale, la più rischiosa e la più necessaria perchè rallenta il dilagare di una specie pericolosa per l'uomo. In un'Italia di studentesse deculturate che non mangiano più i bigoli all'anatra perchè poverine le anatre, una diciottenne cacciatrice ha del miracoloso: proteggila dal rogo che i vegani le augurano".