Bocciata la caccia alla lepre e alla pernice. Si è così espresso il Tar per il secondo anno consecutivo, accogliendo il ricorso di associazioni ambientaliste e sottolineando l'assenza di dati su queste specie e sulla loro effettiva popolazione. A seguito di ciò la Regione Sardegna ha chiesto a tutte le autogestite dell’Isola di eseguire i censimenti faunistici delle due specie e di trasmettere entro il mese di marzo 2019, alle Province o Città metropolitana competenti per territorio, le statistiche di tutti gli abbattimenti fatti e i risultati dei censimenti primaverili delle specie della pernice e della lepre sarde.
“Nessun provvedimento legislativo del Consiglio regionale impone le prescrizioni comunicate dall’assessorato”, lamentano i presidenti delle Autogestite in un documento. I cacciatori attribuiscono proprio alla Regione “la responsabilità per non aver attivato i dovuti rilievi per l’accertamento della consistenza faunistica della lepre e della pernice, in particolare nel territorio libero, esponendo il mondo della caccia a dover rinunciare anche per l’ormai prossima stagione venatoria all’esercizio della caccia alle due specie come avviene ormai da due stagioni”.
Le associazioni pertanto ritengono urgente attivare un incontro con i consiglieri regionali neo eletti, in particolare quelli del Sulcis, per illustrare la questione e sollecitare urgentemente la Regione affinché incrementi le risorse economiche a favore dei censimenti in tutto il territorio sardo.