Tutto nasce da un comunicato provocatorio del presidente regionale Federcaccia delle Marche, Paolo Antognoni, che nel proporre le posizioni della sua associazione per il prossimo calendario venatorio regionale, le confronta criticamente con quanto espresso al riguardo dall'Arcicaccia. Infilandovi però un sottile dubbio: saranno le stesse proposte che verranno sponsorizzate anche da ANLC, visto che le due associazioni vanno spesso a braccetto?
"Per quanto riguarda la Liberacaccia Regionale delle Marche che rappresento - gli risponde Giancarlo Gasparini - tengo a precisare che nessun contatto o condivisione sulla proposta di calendario venatorio è mai avvenuta non solo con Arcicaccia, ma con nessun'altra Associazione Venatoria della nostra Regione. Allo stato - prosegue - non si conosce affatto la proposta di Arcicaccia. La nostra proposta è stata inviata in Regione il giorno 16 gennaio 2019 ed è scaturita dall'Assemblea Regionale ANLC tenutasi in Ancona il giorno 11 gennaio 2019 ove è stata discussa, condivisa ed approvata all'unanimità".
E gli fa eco Gabriele Sperandio, Presidente Arci Caccia Marche, che - polemicamente - ringrazia Antognoni (in fibrillazione, secondo lui, per l'imminente rinnovo delle cariche in Federcaccia) "per aver diffuso in maniera così capillare la nostra proposta di Calendario Venatorio Marche 19/20 in tutto il Paese in quanto, lo ribadiamo, crediamo fermamente che la proposta di Arci Caccia sia “attenta alle esigenze conservazionistiche e di gestione della fauna selvatica" oltre a essere “socialmente e politicamente equilibrata”. Questo - prosegue Sperandio - soprattutto alla luce delle vicissitudini del Calendario “migliore d’Italia” approvato la scorsa Stagione Venatoria, contenente tutte le richieste del Presidente Antognoni, calendario che ci ha privato di cacciare nelle SIC e ZPS grazie ai ricorsi al TAR Marche e al Consiglio di Stato presentati e vinti dalle Associazioni ambientaliste e animaliste. Nell'interesse della caccia e dei cacciatori, per cui Arci Caccia si batte e lavora con concretezza, impegno ed entusiasmo, senza inseguire facili populismi e promesse difficili, se non impossibili, da mantenere, noi auspichiamo - conclude - l’istituzione di una “cabina di regia” che unisca le forze e le competenze di tutti i portatori di interesse marchigiani, come già esiste a livello nazionale, e non ulteriori divisioni che sono la principale causa dell'indebolimento della nostra categoria. Per la prossima Stagione Venatoria ci farebbe quindi piacere, in un'ottica costruttiva, condividere le nostre idee, non solo sulla proposta di Calendario, con FIDC Marche, invece che sollevare polemiche che nulla di buono portano alla caccia".
Una bella discussione, insomma, che aldilà dei toni sembrerebbe portatrice di una nuova volontà di collaborare per il bene comune.
Ce lo auguriamo. |