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CCT. Piano faunistico…la politica batte un colpo


venerdì 15 marzo 2019
    

L’approvazione del nuovo piano faunistico venatorio regionale è una delle principali priorità per i prossimi mesi. Da tempo la CCT in tutte le sedi istituzionali, nelle numerose iniziative territoriali e negli incontri tenuti con tutti i gruppi consiliari, ha spronato la Regione Toscana e l’assessore Remaschi ha farsi carico di questo fondamentale strumento di pianificazione.
Solo con il nuovo PFVR si potranno ridefinire compiutamente ruolo e perimetrazione degli istituti faunistici pubblici e privati, ed applicare sugli stessi le scelte per una loro eventuale trasformazione o per eventuali nuove istituzioni.
Il piano faunistico pertanto è lo strumento che ci permette di dare una lettura attuale alla gestione faunistico venatoria della Regione, in relazione ai profondi cambiamenti che il territorio ha subito in questi ultimi anni.
La Crisi della piccola selvaggina stanziale, la presenza degli ungulati all’interno degli istituti con le relative ripercussioni sul comparto agricolo, la totale mancanza di coordinamento tra la gestione del territorio a caccia programmata e quella relativa alle aree protette ecc. rappresentano alcuni dei principali aspetti su cui andrà impostata una nuova strategia gestionale efficace, capace di delineare una prospettiva di impegno per i prossimi anni.
Registriamo con piacere che dopo mesi di smarrimento, anche alcune delle altre associazioni venatorie stiano adesso condividendo queste necessità. Da sottolineare favorevolmente che questa determinazione sembra aver trovato una positiva attenzione anche nella politica e nel consiglio regionale. A tal riguardo vogliamo rimarcare l’importanza della recente mozione presentata in consiglio regionale dal gruppo consiliare della Lega Nord ed emendata da alcuni consiglieri del Partito Democratico tra i quali Simone Bezzini.
La mozione approvata a maggioranza in aula parte dalla premessa che il PFVR scaduto dal 2015, sta generando incertezze normative che devono pertanto essere superate al fine di garantire la massima certezza del diritto per tutti i cacciatori toscani.
Durante l’ultimo tavolo di concertazione come precedentemente annunciato dal presidente Rossi, la giunta regionale ha espresso la volontà di attivare da subito il lavoro per la predisposizione di una prima bozza di piano sulla quale incentrare il confronto e la discussione con i vari portatori di interesse.

Altra nota su cui ci preme richiamare l’attenzione riguarda la modifica apportata dalla delibera numero 333 dell’11 Marzo 2019, riguardante il piano di prelievo ed il calendario venatorio nelle aree non vocate alla caccia di selezione al cinghiale, dove si chiarisce in sostanza che non è consentita la pratica del foraggiamento attrattivo per la stessa.

In allegato il testo della delibera:

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4 commenti finora...

Re:CCT. Piano faunistico…la politica batte un colpo

prima della primavera del 2020 (elezioni regionali)lo faranno di sicuro.Fatto dalla politica (questa)di sicuro sarà un pastrocchio come tutte le le delibere fin'ora emesse.

da martufoni 17/03/2019 16.41

Re:CCT. Piano faunistico…la politica batte un colpo

Il CCT non esiste. Chi asserisce o pensa il contrario vuole la fine della caccia.

da Doct 16/03/2019 21.38

Re:CCT. Piano faunistico…la politica batte un colpo

CCT vi siete forse dimenticati che in Toscana, prima di fare qualcosa, dovete ottenere ancora il beneplacito di Messer Matteo Renzi?????

da Fucino Cane 15/03/2019 22.33

Re:CCT. Piano faunistico…la politica batte un colpo

Togliete le ZRC che hanno oltre il 33% di terreno boscoso, ridisegnare i confini di ZRV e ZRC per renderli cacciabili, piazzare in ogni ZRV e ZRC delle voliere a cielo aperto .::

da Pensare anche alla piccola stanziale 15/03/2019 20.56