Lo scorso 13 marzo la Regione Piemonte ha approvato la nuova legge sulle Aree Protette, che va ad ampliare alcuni dei Parchi esistenti e a crearne di nuovi, sottrando alla caccia ulteriori 10 mila ettari di territorio.
"Fino ad ora - si legge in una nota della Regione -, il sistema delle aree naturali protette piemontesi era costituito da due parchi nazionali, 83 aree protette a gestione regionale, 9 aree protette a gestione provinciale e tre aree a gestione locale. Con la nuova legge si è risposto alle richieste locali di istituire ulteriori aree parco e riserve naturali prendendo spunto dalle positive esperienze di gestione di siti appartenenti alla rete Natura 2000, e pertanto già riconosciuti quali aree di interesse comunitario e di conservazione di particolari specie botaniche e faunistiche".
Ad allarmare i cacciatori, con il dettaglio delle nuove zone sottratte al territorio cacciabile, è il consigliere Gianluca Vignale.
Nuovo Parco del Po piemontese
"In particolare - evidenzia il consigliere Vignale - la creazione del nuovo Parco del Po Piemontese che prevede l’aumento del territorio a Parco per oltre 7000 ettari e l’ampliamento delle zone contigue rappresenta la più grande limitazione all’attività venatoria su fauna migratoria che non ha uguali in Italia. In nessuna regione italiana in cui scorre il Po, infatti, - evidenzia Vignale - esiste una situazione in cui, trasformando tutto il suo corso in Parco, vieta la caccia e penalizza l’agricolturta su tutto il tratto del fiume".
Inoltre, continua il consigliere - , in provincia di Alessandria l’istituzione del nuovo Parco naturale Alta val Borbera e della relativa area contigua di Carrega Ligure sottrarrà terreno venabile quasi in un’intera valle avendo un'estensione di 3432 ettari. In provincia di Vercelli: l’istituzione del Parco naturale delle Grange vercellesi, con un'estensione di 1908 ettari, con un ampliamento di tali aree protette di 825 ettari.
In provincia di Cuneo: l’ampliamento del Parco naturale del Monviso sul territorio del comune di Oncino, di Ostana e di Paesana per 819 ettari, con il raggiungimento di un'estensione complessiva di 9154 ettari; · l’istituzione della Riserva naturale del Bosco del Merlino, con un'estensione di 353 ettari; l’ampliamento, per 182 ettari sul territorio del comune di Ormea, del Parco naturale del Marguareis che raggiunge così un'estensione di 8043 ettari; l’implementazione delle superfici protette, sull’asta fluviale Gesso-Stura e la conseguente attribuzione alla attuale riserva della denominazione di Parco naturale Gesso e Stura, il Parco raggiungerà così un estensione di 1052 ettari, con un ampliamento di 772 ettari rispetto all'esistente riserva.
In provincia di Asti: l’istituzione di 4 nuove riserve naturali e di altrettante Zone naturali di salvaguardia di collegamento, nella piana del Tanaro così denominate: Riserva naturale degli Stagni di Belangero; Riserva naturale delle Rocche di Antignano; Riserva naturale del Rio Bragna; Riserva naturale del paludo e dei Rivi di Moasca; La rideterminazione dei confine della attuale Riserva naturale di Rocchetta Tanaro sulla base dei dati del nuovo Piano Forestale Aziendale.
Di seguito la cartina con le modifiche approvate