Cpa Lombardia invita i propri iscritti della provincia di Brescia a non aderire alla sperimentazione del tesserino digitale. "Abbiamo appreso da fonti di stampa diverse, che Regione Lombardia vorrebbe sperimentare su Brescia un’applicazione informatica (APP) chiedendo ad un campione di cacciatori, che in forma volontaria, la testeranno utilizzandola in parallelo con il Tesserino Venatorio tradizionale per la segnatura delle giornate e dei capi di selvaggina prelevati".
"Peccato che l’Assessorato con delega alla Caccia non ne abbia fatto alcuna menzione alle Associazioni Venatorie - scrive Cpa - che ricordiamo sono portatrici di interessi legittimi dei loro Associati, tantomeno nell’incontro recentemente avvenuto con l’Assessorato. Questo modo di agire e di fare purtroppo ha dei precedenti sempre attinenti alla sperimentazione sul Tesserino Venatorio, in quel caso cartaceo a “lettura ottica” che anche in quell’occasione non venne preventivamente condiviso con le Associazioni Venatorie e si rivelò e dimostrò un fallimento oltre ad un dispendio di denaro pubblico".
"Spiace constatare che l’Assessorato reiteri in questo approccio inaccettabile nel metodo e nel merito nel rapporto con i Rappresentanti del mondo venatorio,ponendosi di fatto al di fuori di un corretto ed auspicabile rapporto con i propri naturali interlocutori" chiude la nota.