Al neo assessore all'Ambiente della Sardegna, Gianni Lampis, il Presidente Cpa regionale, Marco Efisio Pisanu ha rivolto il proprio appello affinché prenda in seria considerazione la situazione relativa ai censimenti di lepre e pernice sarde. Come richiesto anche dalla Federcaccia dunque, anche da Cpa si chiede che i censimenti vengano efffettuati in tutto il territorio vocato a queste due specie.
“Immagino che Lei sappia che nelle ultime due stagioni venatorie, a seguito di ricorsi al TAR, è stata sospesa la caccia alla nobile stanziale (lepri e pernici). In particolare, il ricorso presentato nella stagione 2018/2019 è stato accolto poiché la Regione Sardegna ha omesso di inviare all’ISPRA l’esito dei censimenti (favorevoli all’apertura della caccia) redatti dall’Università di Sassari” scrive Pisanu. “Tali censimenti sono stati inviati solo in un secondo momento e, dopo l’analisi, l’ISPRA ha rilasciato parere favorevole per la concessione di una mezza giornata di caccia a lepri e pernici, parere che venne disatteso, per mera scelta politica, dall’Assessore”.
Pisanu nella sua lettera ricorda anche le recenti dichiarazioni dei funzionari dell'Assessorato, secondo cui per il nuovo calendario venatorio sarà possibile autorizzare la caccia solo all'interno di zone autogestite, dove sono in corso i censimenti, precludendo così questa caccia al 50% dei cacciatori sardi.
Di qui la richiesta di Pisanu: “nonostante ci sia il precedente parere positivo dell’ISPRA (prot. 58493/TA11 del 4/10/2018) che, certamente, acconsentirà all’apertura esattamente come è avvenuto per la stagione 2018/2019, sarebbe opportuno predisporre i monitoraggi anche sul “territorio libero”.