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News CacciaPiano Lupo, il dissenso di Enalcaccia lunedì 15 aprile 2019 | | Enalcaccia, per voce del Vice Presidente Nazionale Iacopo Piantini, esprime dissenso rispetto al “Piano di conservazione e gestione del Lupo in Italia” elaborato dal Ministero dell’Ambiente, a fine Marzo. Considerato che il piano non è ancora approvato e che quindi al momento è una sola bozza da portare all’approvazione della Conferenza Stato Regioni, Enalcaccia chiede ai rappresentanti regionali di respingerlo. Nel contempo, l’Associazione si attiverà direttamente e in sede di Cabina di Regia, presso le sedi istituzionali preposte, per far sentire la sua voce.
"Il lupo sta crescendo esponenzialmente in tutta la penisola" scrive l'associazione venatoria, ricordando che l'Italia ha la più alta percentuale di lupi in Europa anche per il mancato rispetto del protocollo di collaborazione italo franco svizzero, pertanto necessita di "un piano di controllo immediato da attuare, perlomeno, in aree geografiche individuate". Enalcaccia ricorda che solo in Veneto nel corso del 2018, ha ucciso 400 capi di bestiame, molte aziende agricole e zootecniche hanno abbandonato la montagna, mettendo a rischio anche la manutenzione e la salvaguardia del territorio.
"E' impensabile perseverare con un atteggiamento che continua imperterrito a non tenere conto delle problematiche che il lupo crea, non da ultimo quelle legate alla sicurezza pubblica che potrebbero concretizzarsi, considerato l’avvicinarsi del predatore alle aree urbane; anzi, con tale piano, il Ministro Costa, confermando i più estremisti ed assurdi principi animalisti di salvaguardia della specie ed allo stesso tempo anticaccia, prevede anche l’esclusione della caccia al cinghiale in braccata nelle aree rete 2000 e nelle aree limitrofe ai parchi, quale pratica che disturba la quiete del canide. Un piano che Enalcaccia contesta, in quanto significherebbe che, nella sola Toscana, verrebbero meno circa 60000 ettari di terreno gestito dalle squadre di caccia al cinghiale, che hanno ben operato su una specie problematica quale il cinghiale, che, nella stessa Regione, registra piani di prelievo di 70000 capi annui abbattuti". | Leggi tutte le news | |
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