Disturbare i cacciatori, in Francia, potrà costare caro. Lo ha deciso il Senato approvando con 222 voti a favore (98 i contrari) un emendamento presentato dal senatore Cardoux che ha istituito il reato di ostacolo alla caccia. Il voto è avvenuto durante la discussione della legge di fusione tra Onfc e Afb. Il vecchio ufficio nazionale della caccia e della fauna selvatica (ONCFS) diviene quindi ora un tutt'uno con l'agenzia francese per la biodiversità. Cosa che comporterà un incremento della vigilanza, dato che le stesse forze impegnate sulla tutela ambientale vigileranno anche sulla caccia, ma anche una maggiore competenza affidata ai deposatari della ricca e consolidata cultura venatoria d'oltralpe.
Il reato di disturbo venatorio
Le azioni di disturbo alla caccia verranno punite severamente. La pena massima prevista è un anno di carcere e 30 mila euro di multa. La misura introdotta è una risposta alle tante incursioni degli animalisti, che hanno finito per esasperare gli animi.
“La caccia è un'attività legale ed è quindi normale mettere in condizione i cacciatori di praticarla in completa tranquillità” ha commentato Nicolas Rivet, direttore generale della Federazione dei cacciatori, facendo presente che ci sono state molte aggressioni fisiche nei cofronti dei cacciatori. “Ci sono persone nella caccia che vengono disarcionate dai loro cavalli* e persino assalti ai cani. Il passaggio della contravvenzione al crimine dovrebbe permettere di porre fine a questi atti ".
*Il riferimento è alla caccia tradizionale in battuta a cavallo, che in alcune zone della Francia si pratica ancora, come avviene in Inghilterra.