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Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana


mercoledì 17 aprile 2019
    

 
Coldiretti: il riequilibrio dell’ecosistema premessa per lo sviluppo economico. Avanti con la legge Obiettivo per la gestione della fauna selvatica. Occorre rivisitare le zone  vocate ad "ospitare" i cinghiali nell’Isola e nel resto della Toscana.

L’hashtag è #destinazionelba, ma il messaggio lanciato va ben oltre i confini isolani e si allarga a tutta la Toscana. Lo sviluppo per essere reale deve essere un mix equilibrato di distintività, valorizzazione dell’origine salvaguardia dell’ambiente, il tutto finalizzato a creare traiettorie di futuro per le popolazioni sui territori. Questo il leitmotiv della convention promossa da Coldiretti oggi a Portoferraio con la presenza dei rappresentanti del Parco dell’Arcipelago toscano e di tutte le categorie economiche e delle forze sociali dell’Isola d’Elba. “All'avvio dell'imminente stagione turistica – ha detto Simone Ferri Graziani, presidente di Coldiretti Livorno - sono molti gli interrogativi che stimolano e preoccupano allo stesso tempo i diversi attori del mondo economico elbano. La giornata di oggi nasce con l'obbiettivo di riunire le tanti voci del territorio che sentono l'esigenza di dare un rinnovato slancio alla salvaguardia ambientale dell'isola”.

All’assise sono intervenuti Giampiero Sammuri e Maurizio Burlando, presidente e direttore del Parco dell'Arcipelago Toscano,  Stefano Masini, capo area Ambiente e Territorio di Coldiretti. L’iniziativa ha visto la presenza delle categorie economiche elbane: Franca Rosso, presidente Confcommercio Elba, Franco De Simone, Presidente Confesercenti Elba, Massimo De Ferrari, presidente Associazione Albergatori Umberto Mazzantini, del direttivo nazionale di Legambiente e responsabile Isole Minori, Marcella Parrini, presidente Cna Elba. Ha concluso la giornata l’intervento di Fabrizio Filippi, presidente Coldiretti Toscana. Molti i temi affrontati nell’affollata assemblea perché numerosi sono i "fascicoli" aperti: le specie estinte o in via di estinzione, la diffusione di specie alloctone invasive, l'impatto antropico nei momenti di alta stagione turistica.

Giampiero Samurri nel suo intervento ha sottolineato “la necessità di offrire al Parco dell’Arcipelago strumenti operativi per il controllo di cinghiali e mufloni, specie alloctone in forte espansione, in modo da contenerne il numero anche attraverso strumenti incruenti come le gabbie, che subiscono frequenti sabotaggi”. Gli ha fatto eco Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana, sottolineando come “la nostra organizzazione appoggia in pieno le due delibere del Parco, ovvero le delibere relative alla densità zero di cinghiali e mufloni, per la salvaguardia del patrimonio ambientale dell’isola, e chiediamo l’applicazione di questi provvedimenti anche nelle aree esterne al Parco».

Stefano Masini, capo area Ambiente e Territorio di Coldiretti, lancia un appello al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi: «L’isola, come tante altre aree della Regione Toscana, deve sviluppare il proprio potenziale agricolo. Per raggiungere questo obbiettivo chiediamo al Presidente Rossi di raccogliere le esortazioni del territorio: l’Elba non è un’isola per cinghiali».

“Dall’Isola d’Elba lanciamo un messaggio a tutta la Toscana – ha detto Fabrizio Filippi, presidente regionale di Coldiretti – per uno sviluppo equilibrato dei territori occorre rendere possibile la tutela delle attività economiche con il rispetto dell’ambiente. Il settore agricolo soffre per una proliferazione esponenziale di cinghiali ed ungulati che devastano le campagne e non consentono una normale attività d’impresa. Se vogliamo che le imprese agricole continuino a governare e presidiare il territorio occorre che la Regione proroghi la Legge Obiettivo per la gestione degli ungulati in Toscana (LR 9 Febbraio 2016, n.10), che ha esaurito la sua validità a fine Febbraio scorso.  A nostro giudizio – ha proseguito il leader di Coldiretti Toscana – occorre un momento di verifica sulle disposizioni regionali che hanno inserito vaste zone dell'isola fra le aree vocate al cinghiale. Per noi è imprescindibile un percorso per la rivisitazione delle aree “vocate” al cinghiale sull’Isola e nell’intera Toscana”.

Se l'obiettivo della giornata era quello di superare le polarizzazioni, agricoltori vs cacciatori, parco vs cinghiali, si può affermare che le testimonianze di chi sull'isola vive e lavora ogni giorno, ci dicono che è possibile un riequilibrio dell'ecosistema che diventi un modello da replicare in altri territori della Toscana.
 

Coldiretti Toscana

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12 commenti finora...

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

Zagor vero quello che dici che capra di Montecristo gli abbattimenti del surplus sono stati effettuati dai soliti amici,pero onestamente devo dire che andava fatto per il benessere della specie, NON DIMENTICHIAMOCI L'ALIANTO PIANTA INFESTANTE CHE ORAMAI HA QUASI SOTTRATTO TUTTO IL TERRITORIO ALLA VEGETAZIONE AUTOCTONA!!!!

da Fucino Cane 19/04/2019 14.23

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

Davvero Zagor un Arcipelago Toscano hanno fatto peggio dei terroristi!!

da Tex 18/04/2019 17.20

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

bhe per questo i Forestali e qualche amico hanno anche sterminato parte della capre di Montecristo per il puro divertimento non sapendo che un capo del genere può essere venduto anche a 10.000 euro! ma come si fa a sterminare tutto quando si potrebbero fare cose incredibili ... che vergogna

da Zagor 18/04/2019 16.31

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

Non mi sembra che questi promotori siano associabili alla CIA, ma alla Coldiretti. Rifletterei comunque sul contesto. L'Elba mi pare sia stata presa a modello per contestare la politica dei parchi. Sammuri, infatti, che era presente, è il presidente del Parco dell'Arcipelago, se non sbaglio. Il che vuol dire che anche lui, aderendo all'iniziativa, ha qualche dubbio sul funzionamento del sistema. Che, ricordiamolo, riguarda in questo caso almeno nei principi il rapporto fra parco e agricoltori. Col terzo incomodo dei cacciatori, che in un contesto del genere si fa fatica ad accettare, ma che sono ASSOLUTAMENTE LA CHIAVE DI VOLTA PER UN MINIMO DI SOLUZIONE. Coldiretti toscana per ora lancia allarmi ma sbaglia direzione. Speriamo che si ravveda presto. Aspettiamo una presa di posizione dei cacciatori. E della Regione, che sull'argomento versa in totale confusione. La legge obiettivo, infatti, sarà bene che - se c'è l'intenzione di riproporla - venga DRASTICAMENTE EMENDATA, perchè così com'è andata ha fatto cilecca. Ma cileccaaaa, eh...

da Cilecca 18/04/2019 9.14

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

Strano che all'Elba tutti si preoccupino di ambiente e sviluppo agricolo senza la voce dei rappresentanti dell'A.T.C Elba 10. E le associazioni venatorie? A Pianosa è stato fatto un piano per l'eradicazione del fagiano, all'Elba sembra prevalga un azione per l'eradicazione del muflone e del cinghiale...riflettiamo e facciamoci sentire, pena l'eradicazione dei cacciatori.

da Rimescolo 17/04/2019 22.14

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

Gli sembra di aver fatto un bel lavoro a sterminare i Mufloni. A Montecristo hanno abbattuto tutti i fagiani!! Invece di catturarli e immetterli negli atc della terraferma!! Il premio Attila vi daranno!! Ma perché come aavv riconosciute e non tacciamo? Su queste vergogne? Qua potremmo mobilitare la opinione pubblica e toglierci di dosso la nomea di assassini...

da Crimini contro l’ambiente!!! 17/04/2019 17.42

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

all'Elba i mufloni sono spariti e non per il lupo ma per la CARABINA !!!

da er mejo 17/04/2019 16.56

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

Andrea; scusa da quello che ne deduco nel capoluogo ci deve essere un mercato di carne non indifferente o sbaglio??? un saluto

da Fucino Cane 17/04/2019 16.08

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

Distruggete anche i Mufloni, distruggere tutto agricoli fate piazza pulita!!!

da Distruttori 17/04/2019 15.33

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

x Andrea, operatore faunistico (volontario) ce la spieghi meglio ?

da cinghialaio di braccata in squadra (volontario) 17/04/2019 15.30

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

FUCINO CANE, prova a capire questa, così me la spieghi: un comune toscano, con due nuclei, il capoluogo ed una frazione, distante pochi km. Nel capoluogo sono contrari alla caccia di selezione al cinghiale, ma anche agli altri ungulati (praticate comunque da poche unità)mentre nella frazione vogliono la caccia di selezione al cinghiale, e si lamentano perché non hanno gli spazi per farla (mentre molti, in relazione al numero dei cacciatori residenti praticano quella agli altri ungulati). Per quanto riguarda il prelievo illegale, il capoluogo è molto più “attivo”. Se ti serve qualche altro dato per l’analisi, chiedilo.

da Andrea, operatore faunistico (volontario). 17/04/2019 14.11

Re:Cinghiali, dall'Elba un modello per la Toscana

Io NON capisco una cosa;alcuni cacciatori hanno contestato e contestano la legge obbiettivo sugli ungulati fatta dalla Regione;qui invece la CIA chiede alla Regione di prolungare le date della legge obbiettivo?????

da Fucino Cane 17/04/2019 12.14