Una recentissima ordinanza del Tar delle Marche, pubblicata il 17 aprile scorso, ha sollevato nuovamente la questione di legittimità alla Corte Costituzionale sulla partecipazione dei cacciatori ai piani regionali in materia di controllo faunistico.
Su ricorso di Lac e Wwf contro il Piano di Controllo regionale del Cinghiale 2018-2023, il Tar di Ancona ha dichiarato rilevante la questione sollevata dalle associazioni, basata sulla "violazione e/o falsa applicazione dell'art. 19 della L. n. 157 del 1992 e conseguente violazione dell'art. 117, comma 2, let. s), Cost., laddove vengono inclusi i “cacciatori” tra i soggetti abilitati al controllo della fauna selvatica nel territorio marchigiano. Illegittimità costituzionale dell'art. 25 della L.R. Marche n. 7 del 1995".
Ricordiamo che su questo punto ci sono state già diverse sentenze della Corte che effettivamente hanno rilevato un contrasto con la 157 per analoghe disposizioni. In tal senso sono al vaglio diverse proposte di modifica della legge nazionale per consentire la partecipazione di soggetti abilitati in possesso di licenza venatoria.