"Alcuni punti del Piano-lupo sono frutto di approssimazione scientifica e luoghi comuni. I dati dimostrano come la caccia in braccata non abbia ostacolato la diffusione del lupo sul territorio provinciale." E' quanto dichiarato dalla Cct grossetana durante una conferenza stampa tenuta questa mattina alla presenza di numerosi giornalisti.
"Dai dati in nostro possesso" – dice Davide Senserini, Coordinatore della CCT grossetana – "si vede bene come lo stato di salute delle popolazioni di lupo nella nostra provincia sia andato nel tempo migliorando sensibilmente, pur essendoci una sovrapposizione pressoché totale tra gli areali dei branchi e i distretti di caccia al cinghiale". I dati derivano da due importanti progetti scientifici che hanno stimato, a più riprese, la consistenza della popolazione lupina in Maremma: l’Azione D4 del Progetto Life MedWolf e il progetto di monitoraggio e cattura di ibridi promulgato dalla Regione Toscana e attuato dal CIRSEMAF.
"La braccata, praticata in Maremma da sempre, non ha mai impedito al lupo di prosperare. Sottrarre territorio alla caccia al cinghiale non ha dunque nulla a che vedere con il benessere del lupo, ma rischia invece di produrre uno squilibrio nel controllo del numero degli ungulati, altro problema ben noto e che affligge il settore agricolo toscano. La proposta del ministro produrrebbe la perdita di centinaia di ettari per le squadre organizzate di caccia al cinghiale del nostro territorio, incidendo sensibilmente sul numero complessivo degli abbattimenti. In Toscana, con una media di 80000 capi abbattuti per anno, la braccata risulta a oggi lo strumento più efficace di contenimento della specie".
Alla luce di queste ragioni la CCT grossetana chiede al ministro e al governo di rivedere alcuni punti del provvedimento, che appaiono non solo del tutto fuori tiro, ma anche pericolosi per il mantenimento dei corretti equilibri di gestione.
Alla Conferenza stampa hanno partecipato il Coordinatore Provinciale della CCT di Grosseto, Davide Senserini, e i Presidenti delle Associazioni Confederate, Francesco Rustici (Presidente Regionale ARCT), Luciano Monaci (Presidente Provinciale Federcaccia di Grosseto) e Maurizio Capitini ( Presidente Provinciale ANUU Migratoristi