Sarà il giovane Michele Bornaghi a guidare la Federcaccia di Bergamo, l'associazione venatoria con il maggior numero di iscritti in provincia. Il nuovo Presidente è stato eletto il 17 aprile insieme alla nuova squadra: Dante Todeschini quale Segretario e i Vicepresidenti Giovanni Morlotti, Rolando Foresti e Lorenzo Bertacchi. L’ex Presidente ha dato la disponibilità per un anno da Vicepresidente per facilitare il passaggio di consegne. Bornaghi, Todeschini e Morlotti infatti sono neoeletti in Consiglio.
Completano la Giunta Maurizio Volpi, Augusto Malenchini e Francesco Bassanelli (Presidenti rispettivamente del CAC Prealpi Bergamasche, dell’ATC Pianura Bergamasca e del CAC Valle Seriana) insieme al consigliere Antonio Fontana. Il Consiglio Direttivo, composto da 28 componenti, si è rinnovato per oltre il 50% e alla prossima seduta si procederà con l’organizzazione delle commissioni e la programmazione delle iniziative dell’associazione.
Michele Bornaghi è di Treviglio, ha 36 anni (classe 1982) ed è consulente in uno studio commerciale e di revisione legale a Bergamo. Ecco le sue prime dichiarazioni:
"L’unità d’intenti tra le associazioni deve essere il veicolo fondamentale per tutelare la caccia - dichiara il neo presidente - , prova ne è quanto avvenuto in Francia, dove in forza della coesione è stato approvato il reato di disturbo all’attività venatoria quando in Italia invece si susseguono disegni di legge che hanno l’obiettivo di chiudere la caccia in modo subdolo, nascondendosi dietro alla pubblica sicurezza o al rinnovo del porto d’armi”.
“Proseguiremo la linea tracciata dal precedente Consiglio - spiega Bornaghi -. Particolare attenzione sarà rivolta ai corsi formativi e abilitativi nonché al rapporto con le realtà territoriali vicine alla nostra. Desidero incontrare le istituzioni, associazioni agricole, il mondo della pesca, Fipsas, Cai... Sono anche pescatore, una disciplina complementare alla caccia nel segno delle stagioni, in particolare luccio e trota in torrente. C’è continuità con la Presidenza Bertacchi anche in tema di comunicazione affinchè sia riconosciuto il ruolo del cacciatore dall’opinione pubblica e dalle nuove generazioni anche con programmi per le scuole. La caccia esercita un’attività sostenibile, di salvaguardia delle biodiversità e degli equilibri ambientali. Il cacciatore rappresenta un’utilità sociale ed una risorsa per gli enti locali”.
Anzitutto la prossima stagione venatoria. “A breve verrà convocata la consulta per vedere il calendario venatorio integrativo. Sarà fondamentale prima di questo incontro trovarsi con i Presidenti dei Comprensori/Ambito e delle altre associazioni venatorie per fare un punto comune sulle esigenze di calendario. Sono fiducioso sul futuro, sarò il Presidente di tutta la provincia di tutti i Federcacciatori di Bergamo, dalla Bassa all’alta montagna”.