Fidc Brescia in una nota commenta la polemica grillina contro la decisione presa dalla maggioranza di stanziare 600.000 euro in tre anni per la manutenzione e la conservazione dei roccoli lombardi. "Per i grillini - scrive in una nota - questi soldi sarebbero sprecati per i roccoli che, a loro dire, che non ha più senso mantenere. Per Federcaccia Brescia invece non solo la volontà di conservare i roccoli è più che condivisibile ma riteniamo che i roccoli vadano conservati poiché siamo convinti che debbano essere riaperti per rifornire i cacciatori di richiami vivi".
Fidc Brescia risponde anche agli attacchi arrivati da un'altra associazione venatoria, che nella sua rubrica settimanale ha accusato Fidc Brescia di aver ammainato bandiara bianca sulle deroghe durante l'ultima assemblea. "La posizione di Federcaccia Brescia e Lombardia sull’argomento è chiara - si legge nella nota - : le modifiche apportate all’art.19bis dal Governo Renzi e dal ministro Galletti hanno reso sostanzialmente impossibile l’applicazione del prelievo in deroga alle specie oggetto delle tradizioni venatorie bresciane. Se così non fosse perché a fronte delle richieste presentate ogni anno da Regione Lombardia non si arrivi poi mai a nulla? Perché Governi e Ministri accettano sempre i pareri di Ispra e mai le richieste delle Regioni? La politica negli ultimi anni ha condannato le tradizioni venatorie locali al declino, nomi e cognomi li conosciamo; se non fosse stato per le leggi e le delibere delle Regioni degli ultimi 20 anni avremmo già condannato all’oblio le nostre cacce tradizionali. Dobbiamo chiedere invece alla politica nazionale un’inversione di tendenza sostenendo chi difende le specificità del territorio, anche venatorie. Della capacità poi di difendere la caccia dell’altra associazione venatoria magari ne parliamo nel prossimo Cacciapensieri, perché per elencare con i fatti e non con le parole quello che fa Federcaccia servono un po’ di righe".