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Bolzano: l'incremento degli ungulati minaccia la ricrescita della foresta


venerdì 26 aprile 2019
    

 
Sono ben 12 mila gli ungulati (cervi e caprioli) che saranno abbattuti durante la stagione di caccia nel territorio altotesino. Un numero alto, in continua crescita, che dà la misura della preoccupazione per la crescita della popolazione di cervi.

Tale incremento rappresenta un rischio per le zone devastate dalla tempesta Vaia di fine ottobre. Secondo quanto riferisce il quotidiano Altoadige.it sarebbe stato proprio il Direttore dell'Ufficio caccia della Provincia di Bolzano a parlare di un problema per la ricrescita del bosco.  Gli ungulati, come noto, si cibano delle giovani piante e degli arbusti sopravvissuti alle raffiche di vento.

"I piani di prelievo hanno soglie molto alte - spiega Luigi Spagnolli - , soprattutto per quanto riguarda i cervi, per invertire una tendenza che vede, secondo i dati faunistici, una presenza eccessiva di questi ungulati sul territorio dell'Alto Adige. In particolare, nelle zone colpite dal maltempo, si cercherà di intervenire tempestivamente ed in modo mirato per evitare che gli alberi vengano immediatamente divorati".



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7 commenti finora...

Re:Bolzano: l'incremento degli ungulati minaccia la ricrescita della foresta

Certo che sparare al pollo colorato pronta caccia,tolto dalla voliera il venerdi e liberato per essere abbattuto, il sabato o la domenica è tutta un'altra caccia????????

da Fucino Cane 29/04/2019 17.21

Re:Bolzano: l'incremento degli ungulati minaccia la ricrescita della foresta

Caccia banale, buona per riempire il freezer. Confermo: tiro al capretto alla mucca e al maiale. A fermo.

da Rino 28/04/2019 14.23

Re:Bolzano: l'incremento degli ungulati minaccia la ricrescita della foresta

Il capriolo a 100 metri abbaia per segnalare una presenza anomala,il camoscio alla stessa distanza batte sul terreno lo zoccolo anteriore dx, per lo stesso motivo, il cervo maschio a 200 metri abbaia rocamente per farti capire che ha individuato una presenza estranea, o un pericolo ma non ha capito chiaramte da dove proviene;provate a fare il che più minimo rumore è abbastanza il clik della sicura della caranbina e lo vedrete scomparire dalla vostra vista in un nano secondo!!! Altro che tiro alla mucca o al maiale!!!!!!

da Fucino Cane 27/04/2019 23.13

Re:Bolzano: l'incremento degli ungulati minaccia la ricrescita della foresta

Confermo in toto quanto sostenuto dall'amico cacciatore Fucino Cane. Basta fare una passeggiata anche sull'Appennino Centrale, per constatare come sono ridotte le pratine di montagna ed i tronchi degli alberi, in particolare pini ed abeti.Responsabili mandrie di cervi, composte da centinaia e centinaia di individui.Continuano ad istituire parchi, senza rendersi conto dei danni all'ambiente.

da Da Federcacciatore 27/04/2019 5.48

Re:Bolzano: l'incremento degli ungulati minaccia la ricrescita della foresta

Animalacco del kaiser. La caccia è altro che il tiro a segno alla mucca o al maiale!

da Rino 26/04/2019 16.58

Re:Bolzano: l'incremento degli ungulati minaccia la ricrescita della foresta

Primo cervo che ho visto personalmente(1967)Val Pusteria,gran bel selvatico,da noi in provincia di Como NON c'era ancora;oggi 2019 è presente su tutto l'arco alpino lombardo in buon numero,Buon segno anche se io sono anni che sostengo che il Cinghiale ha la nomea di danneggiatore per l'agricoltura; un branco di cervi invece fa i fatti???Provate per credere!!!!!!!!!!!!!!

da Fucino Cane 26/04/2019 15.10

Re:Bolzano: l'incremento degli ungulati minaccia la ricrescita della foresta

Tutto è collegato, come insegna il concetto di Gaia. Il cervo vive grazie al bosco. Se non c'è bosco, difficile che sopravviva. Quindi: ridurre drasticamente la presenza del cervo, ricostituire il bosco, lasciare fare alla natura che dopo ci riporterà il cervo.

da Tuttoscorre 26/04/2019 14.00