Coldiretti Siena, per conto di tutta la Coldiretti regionale, accoglie di buon grado la novità legislativa che vieta il foraggiamento dei cinghiali sul territorio regionale ma chiede nuovamente alla Regione misure straordinarie per affrontare l'emergenza.
Secondo l'associazione degli agricoltori è stata infatti la gestione fallimentare di Regione e Province a causare la crescita esponenziale degli ungulati fino a compromettere la sopravvivenza delle imprese agricole, l'incolumità dei cittadini a fino determinare il degrado del sottobosco e l'aumento incontrollato dei predatori sul territorio.
Il divieto al foraggiamento è per Coldiretti solo un primo passo che resta per il momento però una misura insufficiente. "Per uscire dall’emergenza, infatti, è indispensabile azionare con decisione le leve degli strumenti normativi, rivedendo la legge regionale ed i regolamenti e dare alle Province tutti gli strumenti per contenere gli ungulati ed i predatori con azioni tempestive ed efficaci in tutto il territorio, ivi comprese la aree a divieto di caccia. Tutto questo nel rispetto di obiettivi individuati dalla Regione secondo criteri di sostenibilità ambientale".
"Inoltre - aggiunge Coldiretti - occorre prevedere un potere sostitutivo della Regione nei casi in cui le Province non attivino i necessari interventi di contenimento delle fauna in eccesso, valutando la possibilità di istituire un’apposita Autority con poteri straordinari".
I provvedimenti richiesti da Coldiretti non si devono limitare alla sola specie cinghiale "ormai è emergenza per caprioli, nutrie, piccioni, tortore, istrici e, ultimi ma non ultimi, lupi".
“Non possiamo più accettare che tutti gli animali predatori, il lupo in particolare, continuino a tenere sotto scacco i nostri allevamenti” – denunciano un gruppo di pastori aderenti a Coldiretti Siena che hanno subito numerosi attacchi – “Non possiamo più dormire nelle stalle aspettando l’arrivo dei lupi che potrebbe anche attaccarci. Ma chi può tutelarci, chi può scongiurare che la zootecnia scompaia definitivamente da questo territorio?”.
Giampiero Marotta direttore di Coldiretti Siena ha ricordato che "I rappresentanti della Coldiretti nominati negli Ambiti Territoriali di Caccia sono ancora autosospesi da quei tavoli perché stare in un tavolo dove non conti non serve". Marotta conclude rimarcando le posizioni di Coldiretti nei confronti della Regione "la risposta della Conferenza Regionale da parte della Regione Toscana, non ci soddisfa minimamente: all’emergenza si risponde con misure emergenziali. Basta dire! E’ arrivato il momento di fare!".