Anche la Confederazione Cacciatori Toscani commenta la Pdl "ProteggiAnimali" del Movimeno 5 Stelle. "Tra le tante novità introdotte, è rispuntata come un fungo avvelenato, l’abolizione dell’art. 842 del c.c." scrive. "Una battaglia antica - si legge ancora - più volte cavalcata dagli anticaccia ed in passato purtroppo supportata anche da alcune forze politiche della prima Repubblica e che è stata persino oggetto di referendum. Una insidia che il mondo venatorio italiano ha saputo scongiurare fino ad oggi ma che è sempre rimasta accesa nelle speranze e nelle volontà di una larga parte del mondo ambientalista ed animalista radicale e non solo…".
Secondo CCT la proposta punta a sovvertire i cardini di una caccia regolata nell’interesse pubblico introducendo la scure di ulteriori pesanti conseguenze sui diritti introducendo inoltre falcidie economiche contro il mondo venatorio. Ma la norma, secondo la Confederazione toscana mira anche ad introdurre dei veri e propri stravolgimenti culturali e concettuali. "L’idea è quella di far diventare oggetto della tutela direttamente l’animale e non più l’uomo legato emotivamente o sentimentalmente allo stesso. Un ribaltamento vero e proprio che rischia addirittura di mettere al centro l’animale rispetto all’uomo ed alle sue attività" si legge nella nota CCT.
Sotto il profilo sanzionatorio si profilano inoltre "conseguenze assolutamente sproporzionate sia di carattere amministrativo che penale" scrive CCT. Per la Confederazione Cacciatori Toscani è giunto il momento di mettere in campo i fatti e la politica. "Occorrerà ostacolare con ogni mezzo in Parlamento prima, e nella società poi, questa inaccettabile orchestrazione". A partire dal voto alle europee: "Non un voto ai portatori e supportatori di questa proposta e di questa cultura".