In Svizzera si discute di ridurre il grado di protezione dei lupi e di altre specie che entrano in conflitto con le attività antropiche. E' al vaglio del Consiglio nazionale la modifica della legge federale sulla caccia, che tra le altre cose prevede una maggiore flessibilità delle opzioni di abbattimento per specie finora protette.
Tutto è partito nel 2014 con una mozione del consigliere Stefan Engler, approvata da entrambe le camere, che avanzava la richiesta di una modifica alla legge nazionale di settore per permettere di intervenire in maniera più decisa sul lupo, soprattutto in caso di avvicinamenti agli allevamenti e alle aree urbane. Ne è seguito un progetto di revisione della legge, passato poi al vaglio, senza troppi intoppi, del Consiglio federale, del Consiglio degli Stati, fino alla Commissione dell’ambiente del Consiglio nazionale.
Per gli ambientalisti e per l'opposizione sono tre i punti critici. Anzitutto il fatto che gli abbattimenti potranno non essere sottoposti a preventiva valutazione dei danni e senza necessariamente aver previsto misure precauzionali. Altra perplessità è sul fatto che potranno essere i Cantoni, in autonomia, a decidere gli abbattimenti, senza chiedere il parere al governo centrale. Infine viene contestata la parte che prevede la possibilità per il Consiglio federale di estendere la lista delle specie non protette in qualsiasi momento e senza consultare il Parlamento o il popolo. Ovviamente gli ambientalisti, Wwf, Birdlife e Pro Natura, minacciano di indire un referendum popolare qualora ciò si realizzasse.
Ovviamente, al di là delle effettive possibilità che questa legge passi, già il fatto che il dibattito sia su questi contenuti, ci fa capire quanto nel nostro Paese la bussola sia spostata esageratamente verso una cieca ostinazione protezionista piuttosto che in direzione delle vere esigenze di gestione ambientale. Per il lupo, a quanto pare, nonostante abbiamo un numero di esemplari che è il più alto in assoluto in Europa, siamo gli unici a non prevede la possibilità di abbattimento. E a scandalizzarci ogni volta che qualcuno provi a nominarlo. Cosa vorrà mai dire?