Negli scorsi giorni BigHunter.it, facendo riferimento al manifesto della Face (la federazione dei cacciatori europei) ha inviato a diversi candidati italiani dei partiti non ostili alla caccia, un documento che racchiude una serie di impegni per la caccia, chiedendone la sottoscrizione.
Il documento impegna i candidati su diversi punti: la battaglia affinché nella Politica Agricola Comune (Pac) ci sia un maggiore impegno per favorire le popolazioni di piccola selvaggina; l'adattamento delle norme Ue sullo stato di conservazione dei Grandi Carnivori, per una gestione più significativa; lo stop a costi e restrizioni per armi da fuoco e munizioni; una maggiore flessibilità nella gestione dei migratori abbondanti, come le oche, il rispetto per i metodi di caccia tradizionali tutelati dalla Direttiva Uccelli; il riconoscimento dei benefici della caccia a livello internazionale.
Segnaliamo la risposta di Lara Comi (Forza Italia), candidata alla circoscrizione Nord Ovest, che va ad aggiungersi a quelle di altri candidati di Fratelli d'Italia come Pietro Fiocchi (Nord Ovest), Sergio Berlato (Nord Est), Stefano Maullu (Nord Ovest); della Lega: Leo Bollettini, candidato nella circoscrizione Centro, Paolo Borchia, circoscrizione Nord Est, Anna Cinzia Bonfrisco, circoscrizione Centro, Mara Bizzotto, circoscrizione Nord Est; e del PD Paolo De Castro (Nord Est) , Vice Presidente uscente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo. Per Forza Italia, si segnalano il Presidente del Parlamento Antonio Tajani (Centro), che lo scorso weekend ha inaugurato Caccia Village di Bastia Umbra, e Monica Baldi (Centro), già attiva a favore della caccia nella sua trascorsa esperienza al Parlamento Europeo.
Ecco intanto la dichiarazione di Lara Comi. “Confermo il mio impegno a lavorare per la promozione e la difesa della caccia in sede europea. Sottoscrivo il manifesto pubblicato dalla FACE per le elezioni europee 2019 ed esprimo la mia piena adesione alle linee di indirizzo politico indicate dalla Cabina di regia unitaria del mondo venatorio, di cui fanno parte – tra le altre associazioni venatorie italiane – Federcaccia, EnalCaccia e Anuu. Le decisioni prese a Bruxelles hanno un enorme impatto a livello nazionale, è necessario fare fronte comune per contrastare le lobby anti-caccia internazionali che sono numerose e ben finanziate. Al parlamento europeo, sosterrò il rinnovo dell’Intergruppo “Biodiversità, Caccia, Attività rurali”, di cui sono stato un membro attivo nell’ultima legislatura, e resterò referente a Bruxelles dei cacciatori italiani. Mi batterò perché alla caccia venga riconosciuto il fondamentale ruolo nella conservazione della natura e nella tutela della biodiversità: i veri ambientalisti sono i cacciatori! In quanto svolgono ogni giorno, spesso a titolo gratuito, impegnative attività di conservazione e ripristino di habitat naturali a rischio, pulizia e valorizzazione di aree abbandonate, eradicazione delle pericolose specie aliene invasive. Difenderò inoltre la caccia come motore economico di una Europa che deve ripartire, e le radici culturali delle cacce tradizionali. Un impegno concreto sarà l’aggiornamento dei Key Concepts, da cui dipendono i calendari venatori, che devono essere determinati sulla base di dati scientifici e non sugli umori del momento o su facili luoghi comuni, così come la nuova PAC (la prossima Politica Agricola Comune) che dovrà allocare risorse per la biodiversità, in particolare per la tutela della piccola selvaggina, che si è ridotta enormemente negli ultimi anni".