A seguito di un'assemblea tenta a San Casciano Val di Pesa, la Confederazione Cacciatori Toscani ha inviato un documento al Presidente Rossi e al Commissario dell'Atc Firenze 5 per contrastare il tentativo di snaturamento del ruolo delle strutture pubbliche (Zone Ripopolamento e Cattura) presenti sul territorio e per la loro trasformazione in Zone di Rispetto Venatorio per agevolare la gestione degli ungulati, in particolare cervidi, a protezione delle produzioni vinicole.
Una decisione sostenuta dal Commissario dell’ ATC Firenze 5 e avvalorata dalla Regione Toscana, in assenza del nuovo Piano Faunistico Venatorio Regionale e dei necessari indirizzi di pianificazione, scrivono dalla Cct. Scelte non condivise e che mettono a rischio un grande patrimonio faunistico.
Durante l'assemblea Roberto Vivarelli, Presidente ATC Siena 3 nord e coordinatore degli ATC Toscani ha evidenziato come in realtà sia possibile applicare gli interventi di contenimento in art.37 anche nelle ZRC. “Nell’ATC Siena 3 nord – ha detto - , grazie ad un meticoloso impegno dei nostri tecnici nella ricognizione, raccolta dati e documentazioni inoppugnabili, sull’impatto che le popolazioni in oggetto producono alle coltivazioni (in particolare vigneti), oggi è stato possibile realizzare interventi mirati e risolutivi con la collaborazione e partecipazione di oltre 300 cacciatori di selezione; interventi supportati dal parere positivo dell’Ispra”.
Queste le richieste avanzate all'Atc e alla Regione: sia prodotto un atto formale da parte della Regione Toscana, che stabilisca che la sperimentazione di ZRV termini il 15 aprile 2020 e che tutte tornino a essere ZRC; si disponga ufficialmente la possibilità di effettuare le catture di selvaggina nel primi mesi del 2020 come in passato; si predisponga un piano di abbattimento da presentare a Ispra, per il controllo del capriolo, come in altri ATC toscani; sia chiarita, prima del 15 giugno2019, l’assoluta legittimità dei cacciatori a svolgere la loro attività di caccia, pur rimanendo la perimetrazione di tali zone con tabelle riportanti la dizione “ ZRC”; Siano notificati ai proprietari dei terreni gli atti formali di prassi; Chiediamo inoltre che non vengano sottratte superfici al Territorio a Caccia Programmata in favore di altri Istituti, soprattutto se derivanti da recenti modifiche delle perimetrazioni di ZRC.