OGNI 10 ANNI IN EUROPA SPARISCE UN PAESE A CAUSA DEGLI UNGULATI
Secondo una nota diffusa da Paolo Viezzi, presidente Fidc del Friuli Venezia Giulia, l'esame dei dati forniti dall’Osservatorio dell’Asaps aggiornati al 2017 relativamente ai sinistri stradali da “fauna selvatica” indicano in 112 gli incidenti con gravi conseguenze nei soli primi otto mesi dell’anno nei quali hanno perso la vita ben 11 persone mentre altre 145 sono rimaste ferite anche con invalidità permanenti molto significative.
Nel precedente 2016 i sinistri sono stati in numero di 119, con 16 vittime e 151 feriti.
Altri dati ufficiali confermano che in Italia, tra il 1995 e il 2005, sono oltre 150 le persone decedute in incidenti causati da fauna selvatica di grandi dimensioni: cervi, capriolo e cinghiali
Oltre al danno sociale conseguenza dei decessi e delle invalidità fisiche, vi sono anche i pesanti danni materiali a veicoli ed altri beni.
Solo la Regione Lombardia fra il 2004 ed il 2012 ha speso oltre 2 milioni e 800 mila euro in indennizzi (cosa diversa dal risarcimento dato che l’indennizzo copre solo una percentuale del reale danno) per incidente stradale con animali selvatici tra il 2004 e il 2012.
Si stima che in tutta Europa, vi siano oltre 500 mila incidenti stradali con soli mammiferi con 300 vittime, 30 mila feriti e un miliardo di euro di danni.
In Italia, secondo i dati dell’Osservatorio dell’Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale nei primi 10 mesi del 2018, sono stati registrati 118 eventi gravi (10 morti e 155 feriti).