La Provincia di Lecce ha approvato un progetto che vede come protagonista la beccaccia. La ricerca, ideata con la collaborazione della sezione di Lecce Beccacciai d'Italia e siglata con un protocollo d'intesa, si propone di tracciare l'identikit della beccaccia transitante e svernante in Italia e in particolare nel Salento.
Il progetto si identifica con l'intenzione della Provincia di realizzare una corretta gestione del patrimonio naturale, promuovere la cultura della tradizione venatoria e sensibilizzare i cacciatori ad una sempre attenta responsabilità nei confronti dell'ambiente e della fauna selvatica.
La ricerca si concretizza principalmente in due attività: il monitoraggio del flusso migratorio e la raccolta delle ali destre della beccaccia, operazione per altro già sostenuta dall'associazione Beccacciai d'Italia con il progetto nazionale Ali d'Italia. L'esame delle ali raccolte e la registrazione nello specifico data-base, permette di determinare l'età delle beccacce per poter stabilire, poi, l'andamento della riproduzione nel corso dell'anno oggetto di studio.
"Il territorio salentino - ha spiegato l'assessore alle Risorse Ambientali Gianni Scognamillo - rappresenta un'area particolarmente vocata per la migrazione, sosta e presenza della beccaccia. Ma i dati attualmente disponibili per quanto attiene gli studi sulla beccaccia sono insufficienti per promuovere eventuali interventi di salvaguardia della specie”.
“Va evidenziato – ha aggiunto Scognamillo - che è già operativo presso l'Unione europea il Piano di gestione della beccaccia (European Union Management Plan for Woodcock Scolopax rusticola 2006/09) e che l'associazione nazionale ‘Beccacciai d'Italia' ha intrapreso una serie di iniziative in linea con il Piano, come il monitoraggio del flusso migratorio della beccaccia, le cui rotte al momento non sono ben note, senza la conoscenza del quale non possono essere realizzati interventi di ripristino e salvaguardia degli habitat idonei alla sosta".