In occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, celebrata ogni anno il 22 maggio, Federcaccia in un comunicato ricorda il ruolo chiave dei cacciatori nella protezione di ambiente e fauna.
"Contrariamente a quanto si pensa o si vuol far pensare - si legge nella nota - , la caccia è all’ultimo posto fra i rischi per la biodiversità e anche in questo caso sarebbe più corretto parlare di bracconaggio e non dell’attività venatoria regolata e svolta in modo sostenibile come avviene in Europa e nel nostro Paese".
"La caccia - si legge ancora - ha invece un ruolo estremamente positivo per la tutela della biodiversità e i cacciatori italiani ed europei, come ha ricordato recentemente il presidente della FACE, la Federazione delle associazioni venatorie europee al cui interno siede anche la Federazione Italiana della Caccia, sono consapevoli dell’impatto significativo dell’agricoltura e di altri usi del suolo su molte specie cacciabili in Europa e sono particolarmente preoccupati per le popolazioni di molte piccole specie di selvaggina. Gli sforzi dei cacciatori a livello europeo sono volti a far sì che l’Unione europea attraverso la sua prossima politica agricola comune (PAC) dedichi maggiore impegno e attenzione alla biodiversità, e in particolare alle specie maggiormente a rischio".
A tal proposito si ricordano i numerosi (oltre 300) progettti in corso portati avanti dai cacciatori, il 40% dei quali nei siti Natura 2000 – che non sono come qualcuno crede zone “ingessate” alla stregua di parchi, ma aree da gestire attivamente –, concentrandosi soprattutto nelle azioni di ripristino ambientale.
“Molti ignorano che i cacciatori attraverso gli Ambiti territoriali di caccia sono coinvolti nella gestione del 70% del territorio italiano – ha dichiarato il presidente di Federcaccia Massimo Buconi in occasione della Giornata – La straordinaria ricchezza di biodiversità che caratterizza la nostra nazione è anche frutto del loro lavoro e del loro impegno. Per questo motivo la giornata della Biodiversità è una giornata di festa anche per tutti noi. Un ambiente sano, in equilibrio, vivo e vitale è un bene per tutta la società. Un bene di cui godiamo tutti e che tutti dobbiamo contribuire a preservare. Noi lo facciamo ogni giorno tutto l’anno, con etica, scienza e conoscenza. A volte da soli, altre al fianco a esempio di agricoltori e allevatori. E di questo siamo estremamente fieri. Ma anche se facciamo molto siamo consapevoli che ancora non basta. L’impegno è fare tutti ancora di più”.