Si è appena conclusa a Portonovo di Ancona una due giorni organizzata da Regione Marche e Provincia di Pesaro Urbino dal titolo ''Buoni dati per una buona gestione, metodologie di monitoraggio per la conservazione e la gestione della fauna''.
Tra le diverse autorità politiche locali, erano presenti docenti universitari, tecnici regionali e provinciali, esperti dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, rappresentanti degli Ambiti territoriali di caccia, delle associazioni ambientaliste e venatorie, della Forestale e dei servizi veterinari dell'Asu. Di particolare rilievo sono stati i focus tecnici su volpe, cinghiali, capriolo, lepre, starna e uccelli acquatici.
L'incontro è stato deciso per “condividere obiettivi e modalità di lavoro” ha detto l'assessore alla Caccia Paolo Petrini, che ha ricordato inoltre la recente riconferma della convenzione con la Provincia di Pesaro e Urbino per la gestione dell'Osservatorio faunistico regionale.“Informazione e condivisione – ha detto Petrini - sono rilevanti soprattutto in un quadro nazionale in evoluzione, mi riferisco alla legge 157 e all'inquadramento della fauna come patrimonio indisponibile dello Stato”.
“Il coinvolgimento del mondo agricolo nelle modalita' d'esercizio dell'attività venatoria – secondo l'assessore - e' imprescindibile, per avere ''pace sociale'' tra cacciatori e agricoltori, in questa direzione il lavoro svolto da Ambiti di caccia e Province e' stato fondamentale, vista la diminuzione dei conflitti registrati”.
La tutela della biodiversità secondo l'assessore richiede un monitoraggio attento delle specie prelevabili. “Oggi dal confronto tra tecnici ed esperti, dall'analisi dei dati, verranno spunti a migliorare ancora la nostra azione, anche dal punto di vista della limitazione dei danni in agricoltura e nella circolazione stradale''.