Gli esperti concordano: le specie aliene sono la prima causa di estinzione di specie animali al mondo. Si è parlato di questo delicato tema all'incontro Alieni senza confini svolto oggi a Trento, nell’ambito del 14°Festival dell’Economia, organizzato dalla Fondazione Edmund Mach con i massimi esperti a livello internazionale.
Protagoniste del confronto sono state le specie trasportate dall’uomo intenzionalmente o accidentalmente al di fuori dei loro areali naturali: specie, non autoctone, che grazie alle attuali dinamiche globali, si muovono liberamente oltre i confini nazionali, alterando le componenti ecologiche dei sistemi agro-ambientali, causando problemi sia nei settori produttivi -agricoltura e turismo in particolare- sia in un’ottica paesaggistica.
Presenti Piero Genovesi, responsabile del Servizio Coordinamento Fauna Selvatica di ISPRA e Chair dell’IUCN Invasive Species Specialist Group, Nikolaos Stilianakis, ricercatore presso il Joint Research Centre della Commissione Europea e professore alla Erlangen-Nurnberg Medical School (Germania), Annapaola Rizzoli, dirigente Centro Ricerca e Innovazione ed il ricercatore FEM, Alessandro Gretter.
“I dati scientifici raccolti negli ultimi decenni -ha rilevato Piero Genovesi- dimostrano che le invasioni biologiche sono tra i principali fattori di perdita di biodiversit�e rappresentano la prima causa di estinzione di specie animali al mondo. Inoltre le specie aliene invasive hanno effetti drammatici sulla la vita di molte comunità, soprattutto nelle aree più vulnerabili del mondo, con impatti anche sulla salute delle persone determinando costi di centinaia di miliardi di euro”.
“I processi dei cambiamenti ambientali globali, come i cambiamenti climatici, hanno forti impatti sulla salute dell'uomo- ha evidenziato Nikolaos Stilianakis-. Molte malattie infettive sono altamente sensibili alle condizioni ambientali. Le malattie infettive coinvolgono l'uomo in un "ecosistema" costituito da un ospite, da un agente patogeno, da fattori ambientali e da alcuni vettori di sistemi e di specie di riserva non umana”.