Critiche alla Giunta regionale del Piemonte per la mancata approvazione del calendario venatorio 2019 - 2020. Nell’ultima seduta del 27 maggio scorso la Giunta regionale uscente avrebbe dovuto licenziare il provvedimento, dando seguito anche ai piani di caccia di selezione, tra cui quelli del cinghiale e del capriolo, ma così non è stato.
A segnalarlo è Luigi Genesio Icardi, sindaco di Santo Stefano Belbo, neo eletto al consiglio regionale con la Lega. "A nome del Comune che amministro e dei 51 Comuni riuniti nell’Associazione dei Comuni del Moscato – spiega il sindaco – sottolineo che, non volendo deliberare il calendario venatorio per il 2019, la Giunta regionale uscente sta mettendo a rischio settori vitali dell’agricoltura piemontese. La popolazione di fauna selvatica in esubero sta causando importantissimi danni in tutto il territorio di produzione vitivinicola, arrivando in alcuni casi a compromettere anche il 50% della produzione attesa per la prossima vendemmia".
Secondo Icardi, "è chiaro che la giunta uscente sta facendo politica sulle spalle di agricoltori, cittadini e cacciatori con l’obiettivo di non deliberare in merito alla questione, e quindi attendere l’insediamento del nuovo esecutivo. Questo col rischio, o meglio la certezza, di compromettere ulteriormente la salute della nostra agricoltura. Questo è l’aspetto più grave della vicenda!".
"Chiedo quindi direttamente al governatore uscente Sergio Chiamparino e all’assessore all’Agricoltura, Caccia e Pesca Giorgio Ferrero, di sbloccare al più presto la situazione, ad esempio convocando con urgenza una riunione di giunta straordinaria per approvare i provvedimenti necessari a tutela della nostra agricoltura".
"E’ forse superfluo ricordare – conclude Icardi – come tutte le altre regioni abbiano già provveduto in questo senso e che in Piemonte i prelievi del capriolo e del cinghiale avrebbero dovuto iniziare già la scorsa settimana e terminare intorno alla metà di luglio. Ogni giorno perso fa aumentare i danni per l’agricoltura e i rischi per la sicurezza della circolazione sulle nostre strade".