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Indro Montanelli e il giornalismo, a cent'anni dalla sua nascita


mercoledì 22 aprile 2009
    

Cent'anni diMontanelliRicorre oggi il centenario dalla nascita di uno dei padri del giornalismo italiano: Indro Montanelli. Non ci dilungheremo su dettagli della sua vita e della sua carriera, strettamente legate alle vicende dell'Italia a partire dagli anni del fascismo (che ha prima sostenuto e poi contestato) fino alla sua recente dipartita (2001).

Montanelli è inviato di guerra, cronista internazionale (realizza interviste a personaggi importanti come Winston Churchill, Charles de Gaulle, Luigi Einaudi, Papa Giovanni XXIII), direttore de Il Giornale e La Voce, editorialista e autorevole saggista.

Su un aspetto però ci vogliamo soffermare: Montanelli ha rappresentato l'essenza del giornalismo vero. Quello che mai si asservisce ad alcuna forma di potere e che a testa  alta ne richiama il rigore morale. Un uomo che alla sua categoria ha dato un'impronta indelebile ma troppo spesso dimenticata dai giornalisti d'oggi. Montanelli sentiva di avere un solo e unico giudice: il suo lettore.

Ai suoi collaboratori diceva sempre di non tradirlo scrivendo delle “balle” perchè altrimenti inesorabilmente si sarebbe perso nel tempo. Un insegnamento che sicuramente non è arrivato ai cuori e alle menti di tutti coloro che in questo periodo esercitando la professione di giornalista all'acqua di rose, senza verificare la veridicit�dei fatti o peggio facendo gli interessi di qualcuno.

Ci riferiamo a quella vasta fetta di stampa che ha infangato insistentemente e con ogni forma di menzogna la nuova legge sulla caccia. Ricordiamo che Montanelli era cacciatore e che è stato insignito dell'onorificenza Cacciatore e Gentiluomo dalla Federazione Italiana della Caccia. Ecco come nel 1998 commenta il premio: "Gentiluomo e' l'onorificenza cui tengo di piu', il vero gentiluomo si vede a caccia”.

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6 commenti finora...

Re:Indro Montanelli e il giornalismo, a cent'anni dalla sua nascita

dispiace vedere questo blog disertato dai cacciatori italiani. indro montanelli meriterebbe una riflessione attenta.

da da paolo t fano pu 27/04/2009 21.51

Re:Indro Montanelli e il giornalismo, a cent'anni dalla sua nascita

CI AIUTI DA LASSU'

da DA PAOLO T FANO PU 25/04/2009 21.45

Re:Indro Montanelli e il giornalismo, a cent'anni dalla sua nascita

l'unico difensore e' lei, ci aiuti. siamo rimasti soli nel mare in tempesta i nostri capitani ci hanno abbandonato. cerchiamo un lido per l'approdo che sia tranquillo, e dove si possa cacciare, senza essere considerati assassini.

da da paolo t fano 22/04/2009 20.43

Re:Indro Montanelli e il giornalismo, a cent'anni dalla sua nascita

Montanelli è stato un grande uomo e, come deve fare un grande uomo non ha mai nascosto o rinnegato le proprie passioni anche se queste,come la caccia, sono condannate dall'opinione pubblica. Lui è sempre stato fiero di essere cacciatore, a differenza di molti altri personaggi pubblici che non fanno parola con nessuno della loro passione. Se sei cacciatore lo devi essere fino in fondo, cacciatori si nasce non lo si diventa. Lui è nato cacciatore e lo è rimasto sempre anche dopo aver smesso per motivi anagrafici...Buon Compleanno Indro.

da Giacomo 22/04/2009 18.23

Re:Indro Montanelli e il giornalismo, a cent'anni dalla sua nascita

Caro Massimiliano, c'è poco o nulla da aggiungere al tuo compendioso ma completo e significativo ricordo del grande Indro. Giornalisti come Lui, Enzo Biagi, Giorgio Bocca, Oriana Fallaci,Umberto Eco ed altri che in questo momento mi sfuggono ed ai quali chiedo scusa, ce ne sono molto pochi. A proposito di Umberto Eco desidero farvi conoscere la risposta che mi diete, qualche tempo fa, quando gli chiesi se era o no favorevole alla caccia: “Non pratico l’arte venatoria così come non pratico le scalate su roccia, ma non ho niente contro i Cacciatori, tra i quali conto alcuni cari amici, né contro gli scalatori. Ho, come Lei ammette, prevenzioni contro gli sparatori dissennati e contro le leggi che tendono ad incoraggiarli. Non ho nulla contro le corse automobilistiche, ma desidero che vengano praticate su circuiti protetti e sicuri e non vengano consentite per le vie cittadine. Mi pare di capire che anche Lei non possa non consentire con questa ragionevole e liberare attitudine” Ecco come un grande uomo e grande giornalista si comporta nel rispetto delle altrui passioni ed idee. Proprio come questi qualunquisti e detrattori che senza il minimo rispetto per gli altri e senza il minimo pudore per se stessi, si esaltano nel mentire sapendo di farlo e se ne compiacciono per la bravata. Un affettuoso saluto ed augurio di buon lavoro. Nino

da [email protected] 22/04/2009 15.54

Re:Indro Montanelli e il giornalismo, a cent'anni dalla sua nascita

I grandi restano GRANDI. Un saluto Indro.

da Arrigo 22/04/2009 12.50