Le associazioni Anuu, Arcicaccia, EPS, Italcaccia, Libercaccia di Benevento in previsione della prossima annata venatoria, hanno inoltrato alla Regione Campania un pro memoria per evidenziare una lunga serie di criticità relative alla presenza dei cinghiali sul loro territorio, da suddividere per aree geografiche, distinguendole in funzione della massiccia presenza della specie, segnalata nei comuni di Campolattaro, Circello, Reino, Colle Sannita, Castelpagano sino a Castelvetere, ove sarebbe necessario ampliare le aree di caccia specifica/squadre.
In diminuzione invece la presenza di cinghiali nei comuni di Apice, Buonalbergo, Paduli e Morcone lato Sx in direzione Molise, dove secondo loro non necessita la nascita di nuove AVCC.
In altre zone non vengono evidenziati particolari problemi fatta eccezione per i confini della ZRC ricadente nei comuni di Apollosa e Castelpoto adiacente l’Oasi Beneventana, affidata alla Lipu, da delimitare nei confini delle AVCC con una più ampia fascia di rispetto dalle aree a tutela, onde scongiurare episodi che mettono in discussione la reputazione del mondo venatorio.
Favorevoli fra l'altro anche ad un ammodernamento delle AVCC a vantaggio della praticità e del risultato, rimuovendo tutte le superfici all’interno delle stesse che nulla hanno a che vedere con la vocazione stessa, esempio (vigneti, oliveti, prati, pascolo ecc..) che precedentemente avevano un non senso di collegamento.
Vista la morfologia del territorio, tenuto conto della proposta del calendario venatorio che prevede agli iscritti l’obbligo durante le giornate di caccia al cinghiale di non poter praticare altre forme di caccia, considerata la differenza di superficie delle AVCC, queste associazioni sono contrarie alla costituzione dei distretti, alla rotazione delle squadre, optando per 20 cacciatori fino a 1000 ettari, 25 fino a 1500 ettari, 30 oltre i 1500 ettari, con cacciatori regolarmente iscritti ed aventi residenza venatoria nell’A.T.C. oltre ad eventuali ospiti.