Da quanto riferisce il quotidiano di messina Tempostretto, si è svolta due giorni fa la riunione delle associazioni venatorie con la commissione terza dell’Ars (Attività Produttive) per definire il processo di riforma della caccia in Sicilia.
Dall’incontro è emersa la trasversalità nel voler superare le discrasie della legge 33 del 97’ definita obsoleta e anacronistica rispetto alle reali esigenze del comparto caccia. All’incontro hanno partecipato diverse sigle, dall’Unaves, che racchiude Artemide Caccia e Ambiente, Anca, Liberi Cacciatori Siciliani, CPAS, la Federazione siciliana della caccia, l’associazione ASCN. Oltre all’Unaves presenti anche l’Arcicaccia, Enal Caccia e la Federazione Italiana della Caccia
La III Commissione, sentito il parere sul testo unico che racchiude tutti i disegni di legge, proposto dalla stessa commissione, ha quindi elaborato un testo trasversale che ha ottenuto il parere positivo in larga sostanza, dei cacciatori riuniti, che si sono detti convinti della necessità di riaggiornare i lavori, ottenendo un rinvio: entro il primo di luglio infatti, le associazioni inoltreranno le osservazioni precise e più dettagliate sul testo proposto.
Ieri sono stati ascoltati sempre in terza commissione anche gli animalisti. “Incontro molto pacato – dicono i cacciatori – c’è da parte di tutti i componenti della commissione la volontà a cambiare parecchi articoli della legge 33 perché superati nel tempo.” Sul problema cinghiali per esempio,è stata sollecitata la creazione dei comitati di gestione.
E' stata anche proposta una bozza di calendario venatorio contestato in alcune parti, quali il fermo della caccia alla tortora e della quaglia.