La Regione Calabria intende ampliare il periodo di caccia al cinghiale per rispondere alla crescente espansione dell'ungulato, ma per poterlo fare torna a sollecitare il Governo ad una modifica della legge quadro sulla caccia.
A spiegarlo il consigliere regionale delegato all’Agricoltura Mauro D’Acri: “Stiamo cercando di attuare dei progetti speciali soprattutto nelle zone dove c’è più necessità. Stiamo procedendo con l'installazione di chiusini, le trappole per cinghiali. Ne stiamo parlando da più tempo, da anni, ma questo non serve a risolvere il problema se non si modifica la legge”.
Secondo D'Acri la legge 157 del 1992 non è più adeguata ed è dunque necessaria una modifica al fine di ampliare il periodo di caccia al cinghiale consentendo alle regioni la facoltà di effettuare abbattimenti selettivi in periodi diversi da quelli previsti.
"Noi abbiamo chiesto più volte al Ministero di cambiare la legge perché è superata e ci vincola nel fare determinate operazioni. Abbiamo anche fatto una delibera di giunta circa venti giorni fa nella quale abbiamo chiesto al ministro delle misure speciali, e per dare la possibilità anche ad altri selettori di intervenire abbiamo fatto una modifica al regolamento: gli agricoltori, chi possiede terreni, può cacciare i cinghiali ma questo lo può fare quando è aperta la caccia. Insieme alle organizzazioni professionali e agli Ambiti Territoriali di Caccia – conclude il delegato all’agricoltura - abbiamo anche aperto i corsi per aumentare il numero dei selettori. Noi stiamo facendo tutto ciò che ci è consentito".