In queste ultime ore si moltiplicano gli appelli alla Regione Lombardia da parte del mondo venatorio. Anzitutto sulla necessaria riattivazione dei roccoli per l'approvvigionamento dei richiami vivi da distribuire ai cacciatori.
Anuu Migratoristi denuncia l'immobilismo delle istituzioni regionali evidenziando che basterebbero minimali ma necessarie correzioni alla legge in materia per risolvere questo problema. Anche Cpa Bergamo e Enalcaccia Bergamo puntano il dito contro la Regione. Il Presidente di Cpa Bergamo, Fortunato Busana, nel chiedere a Rolfi la riapertura dei roccoli fa presente che in gioco c'è il futuro di una caccia tradizionale, come è quella dell'appostamento fisso, che è fortemente radicata nelle valli bresciane e bergamasche. "La questione - dichiara - oltre che tecnica, ha valenza soprattutto politica, questa è una richiesta che si risolve solo e solamente se c'è la volontà politica di affrontarla per risolverla".
Non solo migratoria. Enalcaccia e Fidc Bergamo sollevano invece la questione dell'emergenza cinghiali. Giancarlo Bosio (Enalcaccia) fa presente che "l'emergenza è un po' ovunque, ma perchè ritorni agli onori della cronaca - dice -, perchè tutti se ne ricordino, deve accadere qualcosa di eclatante come l'incidente mortale causato dai cinghiali sulla A1, o appunto la protesta dei cacciatori comaschi?". Fidc Bergamo, come abbiamo visto in una precedente notizia, ha chiesto che la Regione si attivi per la modifica della 157 sul tema del controllo delle specie problematiche, affidando le operazioni ai cacciatori.