Con orgoglio e soddisfazione, il Sindacato Venatorio Italiano rende noto che, in data 17 giugno 2019, il Tar della Campania, ha accolto il ricorso presentato dallo SVI per il recupero del territorio venabile “…obbligando la Giunta regionale della Campania di provvedere ai sensi dell’art.9, comma 1 bis della legge Regione Campania 9 agosto 2012 n.26 e s.m.i…..” e pertanto a ricalcolare, riparametrare e riconsegnare in base ai termini di legge il territorio.
Nulla è servita l'opposizione al ricorso da parte del Wwf, che è stata respinta. Il Sindacato considera questa una battaglia vinta a favore di tutti i cacciatori italiani e di tutti gli appassionati dell’attività venatoria. "Ci inorgoglisce in particolare il fatto di aver dimostrato che un manipolo si “scalcagnati appassionati” sia riuscito, con pochi fondi messi per lo più di propria tasca ed aggiunti ai contributi raccolti grazie ad irriducibili e speranzosi sostenitori, a portare a compimento un progetto che blasonate associazioni venatorie riconosciute e con importanti disponibilità finanziarie non hanno mai nemmeno pensato di proporre" scrivono dallo Svi.
Oggi più che mai auspichiamo che finalmente i cacciatori italiani, che per anni hanno speso i propri risparmi in tessere associative volte esclusivamente all’ottenimento di “gadget” e null’altro, capiscano che l’UNIONE è l’unica strada da percorrere per vedere tutelata la Nostra Passione ed agiscano affinché le associazioni venatorie riconosciute unite continuino sulla strada da Noi tracciata!".
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