Ok alla prima fase verso l'approvazione del Calendario Venatorio 2019 2020 in Sardegna. Dal comitato faunistico regionale di venerdì scorso è uscito il testo che sarà ora sottoposto a Ispra per il parere, dopodichè seguirà la definitiva decisione del comitato. Le tre associazioni più rappresentative dei cacciatori sardi (Fidc, Cpa e Ucs) hanno lavorato unite e hanno portato avanti le proprie posizioni non senza qualche difficoltà.
Il comitato infatti non ha approvato la preapertura del colombaccio proposto insieme alla tortora, alla cornacchia e alla ghiandaia. "Purtroppo - riferisce una nota di Federcaccia, Cpa ed Ucs - ieri mattina erano assenti tre componenti del comitato regionale faunistico. Ci riproveremo non appena possibile, anche perché abbiamo rappresentato con determinazione e studi alla mano, che quella specie non ha alcun problema e gode di ottima salute e presenza sull’intero territorio nazionale e che per tale ragione viene cacciata in preapertura da tantissime regioni italiane".
Nulla da fare nemmeno per l'apertura generale al 15 settembre. E' stata stabilita la data del 22 settembre, apertura generale domenica e da subito anche il giovedì fino al 30 gennaio. Sulla caccia a lepre e pernice sarde si prevedono due giornate intere (6 e 20 ottobre), sulla base dei censimenti estivi.
La nota delle tre associazioni fa sapere inoltre che grazie agli studi presentati in collaborazione con il tecnico Michele Sorrenti, è stata ottenuta la reintroduzione di tre specie di anatidi che da anni erano chiuse (codone, moriglione e marzaiola) e lo slittamento della chiusura della beccaccia al 26 gennaio. Per il resto, la previsione per il cinghiale e per le giornate a febbraio sono rimaste immutate rispetto agli scorsi anni.