Il piano della Provincia di Genova per il contenimento dei cinghiali sta per avere il suo primo epilogo nel quartiere di Oregina. Gli ungulati che popolano ancora le zone abitate verranno spinti gradualmente in una zona i cui valichi saranno chiusi attraverso un complicato sistema di reti e recinzioni elettriche.
“Abbiamo tempo fino a metà maggio - sottolinea l'assessore Piero Fossati dopo il summit in Provincia della V Commissione con il presidente Sonia Zarine, l'assessore Renata Briano e la polizia provinciale - per organizzare con la Prefettura e la Questura il giorno della selezione. Sarà di mattina, all'alba, e di giorno feriale: le femmine stanno per partorire e rischiamo di trovarci a pochi passi dalle case più di duecento animali”.
“È incredibile – spiega l'assessore Fossati -, per risolvere il problema siamo arrivati al punto di costruire una grande muraglia attorno alla città. Perché tutto questo? Troppe persone hanno cominciato a dare da mangiare ai primi esemplari andando contro ogni regola, con il risultato che ne hanno attirati a decine. I cinghiali sono intelligenti. Nei boschi il cibo manca, hanno capito che in città è facile reperirlo e hanno invaso le strade”.
Oltre alla recinzione della zona con le reti, verrà utilizzato un nuovo sistema per evitare la fuga dei cinghiali dai valichi, già sperimentato in altre regioni “Si tratta di un rullo – spiega Fossati - un semplice tubo fissato a terra. Quando il cinghiale ci passa sopra scivola e si impaurisce a tal punto che decide di cambiare percorso. Cercherà un varco, li troverà tutti chiusi e a quel punto si allontanerà”.