Una nota polemica delle associazioni venatorie toscane Arci Caccia, Libera Caccia, Enalcaccia ed Italcaccia dopo i lavori della Conferenza regionale sulla caccia. "Purtroppo - scrivono -, all’interno della manifestazione abbiamo dovuto registrare alcuni fatti inconsueti che ci hanno costretto a scrivere alla Regione".
Il riferimento è alla presenza dello stand della CCT, secondo le scriventi non accettabile. Le associazioni in particolare contestano il fatto che "sia stata data la possibilità a un esponente della Cct (confederazione non riconosciuta a livello nazionale, che come tale non ha partecipato al lavoro dei tavoli preparatori e non era stata, giustamente, invitata a partecipare alla Conferenza) di intervenire nella giornata di sabato, oltretutto a conclusione dei lavori dell’Assemblea". "In questo modo - commentano- si mette alla pari delle Associazioni riconosciute dalla legge, una sigla priva di riconoscimento nazionale e al contempo si fa un torto alle tante altre realtà non riconosciute presenti in forma organizzata in Toscana, a cui, a ciò che ci risulta, non è stato recapitato invito", scrivono.
A tal proposito le associazioni, nella nota a firma di Eugenio Contemori (Enalcaccia), Roberto Parenti (Italcaccia), Alessandro Fulcheris (Libera Caccia) e Sirio Bussolotti (Arci Caccia), chiedono di riunire anche in Toscana la Cabina di Regia delle Associazioni Venatorie Riconosciute come avviene a livello nazionale.
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