In Francia il Conseil National de la Chasse et de la Faune Sauvage si è riunito i primi di luglio per discutere i testi presentati sulla gestione adattativa delle specie migratorie. Il rinnovo delle quote di caccia tradizionali è stato votato sulla base delle cifre dello scorso anno. La FNC (Federazione Nazionale dei Cacciatori) ha sostenuto il mantenimento degli stessi contingenti del 2018/2019, stando ai dati raccolti e ai bassi prelievi dello scorso anno a causa di un flusso migratorio anomalo, dovuto alle condizioni meteo.
Il primo decreto esaminato e approvato riguarda la tortora, che ha stabilito una quota nazionale di 30.000 uccelli da prelevare utilizzando necessariamente l'applicazione Chassadapt. Respinta la richiesta del comitato di esperti ornitologi, interpellato dal CNCFS, secondo cui la quota doveva essere abbassata a 18200 esemplari, dato il cattivo stato di conservazione della specie (dovuto a degrado degli habitat e inquinamento).
Un secondo decreto che proponeva l'estensione di un anno della moratoria della caccia per la pittima reale è stato respinto ed è stata aperta la via al prelievo sperimentale di 600 esemplari della sottospecie islandese, in crescita. Durante l'incontro è stato studiato un terzo ordine riguardante il chiurlo. Decisa una quota nazionale di 6000 esemplari, cacciabili dal primo sabato di agosto nelle zone demaniali e dal 15 settembre nel resto del territorio nazionale. Anche qui rimane l'uso obbligatorio dell'App Chassadapt.
Approvata anche la proposta di poter segnare gli abbattimenti e i dati relativi alle beccacce prelevate sull'applicazione Chassadapt, come alternativa al tesserino cartaceo.