Federcaccia Umbra riparte a pieno regime con un nuovo ciclo amministrativo. Si è insediato ieri pomeriggio, 6 agosto 2019, il nuovo direttivo della sezione regionale della più importante associazione venatoria italiana, con a capo il neopresidente Giovanni Selvi. Al termine di un lungo e condiviso percorso di confronto e partecipazione democratica, dunque, Federcaccia Umbra riprende con maggior vigore la propria attività. Oltre al neopresidente Selvi e al riconfermato vicepresidente vicario Mauro Bacaro, il nuovo consiglio direttivo è composto da Fausto Cagiola, Stefano Dominici, Fosco Fiacchi, Massimo Galdini, Leonardo Guerra, Giuliano Lanti, Francesco Longari, Ettore Martini, Giampiero Morosi, Luciano Petrelli, Simone Petturiti, Giulio Piccioni, Fabio Serranti, Marcello Spigarelli, Andrea Tattini, Paolo Terrosi e Massimo Tiracorrendo. Si tratta di un gruppo dirigente, quello risultato eletto, che mescola bene esperienza ed energie fresche, con tutto l'entusiasmo di cui c'è bisogno per affrontare sfide vecchie e nuove.
"Oggi è iniziato il nuovo ciclo di Fidc Umbra", le prime parole del neopresidente Giovanni Selvi. "Ringrazio tutti coloro che hanno riposto fiducia in me e i nuovi consiglieri. Anche se a qualcuno potrà forse suonare strano, ricordo che durante l'ultimo periodo Federcaccia non è affatto rimasta inattiva ma, al contrario, ha portato nuovi elementi e spunti al dibattito venatorio in seno alle istituzioni, con particolare riferimento ai nuovi elementi relativi alle osservazioni presentate sia al Piano Faunistico-Venatorio Regionale sia al Piano Parchi. Sin dallo scorso 23 luglio - prosegue Selvi - ci siamo attivati a sollecitare giunta e consiglio regionale affinché provvedano ad approvare in tempi brevi il nuovo Piano Faunistico-Venatorio Regionale, permettendo così anche ai cacciatori umbri di usufruire quanto meno di una giornata di preapertura, rendendo dunque il calendario venatorio regionale un minimo uniforme a quello delle regioni limitrofe. Ritengo che, come Federcaccia Umbra, abbiamo dato un notevole contributo alla sburocratizzazione di tutta la vicenda, affinché fosse possibile approvare determinati atti. Il nostro impegno - conclude il neopresidente - è e rimane quello di far sentire la voce del mondo venatorio regionale in maniera forte e chiara, attraverso la critica costruttiva e il confronto, anche aspro ma sempre franco, con le istituzioni competenti per la risoluzione dei problemi legati alla gestione del territorio, della fauna e della biodiversità. Buon lavoro a tutti noi". (Fidc Umbria)