Con un’interrogazione presentata in data 6 agosto 2019, Sergio Berlato, Presidente della terza Commissione permanente del Consiglio regionale del Veneto, ha chiesto alla Giunta di "intervenire prontamente per indurre le province venete ed i presidenti degli Ambiti Territoriali di Caccia a rispettare la legge e a non imporre illegittime restrizioni all’attività venatoria che si vanno ad aggiungere alle già restrittive normative nazionali e regionali in vigore".
Berlato porta come esempio il provvedimento emanato dalla provincia di Rovigo "che ha stabilito illegittimamente un proprio indice di densità venatoria che sta impedendo ad alcune decine di cacciatori rodigini di esercitare l’attività venatoria nella propria provincia di residenza".
Un altro esempio sono le iniziative del comitato direttivo dell’Ambito Territoriale di Caccia del portogruarese VE1 che imporrebbe ai cacciatori iscritti a quell’ATC VE1 la sottoscrizione di dichiarazioni che comportano l’assunzione di responsabilità in merito alla regolarità degli appostamenti ad uso venatorio o al rispetto di restrizioni attraverso fantomatici patti associative che non possono, per legge, prevedere alcuna restrizione all’attività venatoria oltre a quelle già previste dalla normativa statale o regionale vigenti.
Continua Berlato: "Ci giungono notizie anche di altri esempi di mancato rispetto delle normative vigenti da parte dei comitati direttivi di altri Ambiti Territoriali di Caccia del Veneto- ha commentato l’on. Sergio Berlato- spesso rese possibili dal mancato controllo da parte delle province se non addirittura con l’accondiscendenza di alcuni funzionari provinciali che, soprattutto adesso che dipendono dalla Regione, dovrebbero garantire il rispetto della legge e non assecondare i pruriti di qualche presidente di ATC che, assunto il proprio ruolo, dimostra di essere colto da delirio di onnipotenza".