Federcaccia Umbria in una nota commenta la volontà di due Atc Umbri di modificare la forma di contributo dovuto dalle squadre di caccia al cinghiale. "La nuova proposta - si legge nella nota - prevede il pagamento di 10 euro a cacciatore, invece dei canonici 250 euro a squadra.
Queste le considerazioni di Fidc: "A tal proposito, vogliamo ricordare che nel 2015 si era deciso - di comune accordo fra i tre Atc umbri e le associazioni venatorie - di fissare in 250 euro il contributo che ogni squadra di caccia al cinghiale doveva pagare, per partecipare alle spese di gestione di questa forma di caccia. Ciò premesso, Federcaccia Umbra non si pone pregiudizialmente contro la nuova proposta, ma pone due questioni imprescindibili:
1. Vogliamo sapere perché, a sole quattro stagioni dall'accordo del 2015, due Atc su tre oggi propongano di modificare il costo di iscrizione delle squadre senza peraltro coinvolgere preventivamente le associazioni venatorie, per lo meno Federcaccia
2. Nel ribadire che non siamo contrari a priori, vogliamo prima conoscere la destinazione di questi fondi che rappresentano un discreto tesoretto. Siamo, ad esempio, favorevoli all'impiego di questi fondi per progetti mirati al contenimento dei danni causati dalla fauna selvatica, ma - al contrario - non vorremmo che questi soldi venissero impiegati in azioni e progetti privi di risultati concreti per la gestione della specie e i danni ai produttori agricoli".
"Pertanto, se a monte della nuova proposta non si concorda un progetto di prevenzione cui destinare la differenza rispetto all'incasso previsto dalla quota dei 250 euro per squadra, Federcaccia Umbra si dice da subito estremamente contraria ad un aumento della tassazione nei confronti dei cacciatori, in questo caso i cinghialisti. Contestualmente, annunciamo che ci attiveremo immediatamente in tute le sedi competenti al fine di evitare questo ulteriore aggravio di spese. Detto ciò, si invitano tutti i rappresentanti di Federcaccia negli Atc a portare le varie istanze nei consigli di loro competenza" chiude l'associazione venatoria.