Ha preso il via in questi giorni il piano straordinario provinciale per la selezione di cinghiali e caprioli, emanato per limitare l'impatto di questa fauna sull'agricoltura. Secondo l'assessore provinciale Marco Strada la situazione per le imprese agricole è infatti divenuta insostenibile sia sulle colline che nelle pianure. La fauna crea problemi anche nelle vicinanze dei centri abitati.
Sono sempre di più i cittadini che denunciano la presenza di ungulati sulle strade, causa di un vero e proprio pericolo per la circolazione delle persone. Il piano prevede l'intensificazione delle azioni di controllo e un aumento degli abbattimenti rispetto a quelli finora realizzati.
5000 i cinghiali da abbattere (500 in più rispetto a quelli decisi dal piano faunistico venatorio). La provincia ha inoltre pensato ad un aumento delle operazioni di controllo di questi ungulati in aree problematiche e a rischio di serbatoio riproduttivo per il territorio circostante, comprese le aree protette. Per quanto riguarda il capriolo il piano di prelievo vedrà in alcuni distretti la possibilità di ridurre le presenze anche del 40-50 per cento e fino ai 7mila capi.
Gli operatori abilitati alla selezione avranno riconosciuta una percentuale di capi abbattuti. Sono inoltre stati messe a punto altre iniziative volte ad incentivare i cacciatori a partecipare alle operazioni gestite dalla Polizia Provinciale in accordo con gli ATC: si pensa ad esempio a specifiche proposte turistiche per richiamare cacciatori fuori provincia. Per la prevenzione dei danni verranno utilizzati nuovi sistemi di dissuasione. I risarcimenti agli agricoltori riusciranno a coprire l'80 per cento del danno subito grazie allo stanziamento di ulteriori fondi provinciali.