“Dopo anni di battaglie, soprattutto legali, con ricorsi al Tribunale Amministrativo Regionale ed al Consiglio di Giustizia Amministrativa, quest’anno il Calendario venatorio, recentemente emanato dall’Assessore all’Agricoltura on. Bandiera, ha recepito diverse ed importanti prescrizioni ed indicazioni in materia di conservazione della natura e delle specie faunistiche”. E' quanto dichiarano Legambiente, Lipu e Wwf, soddisfatte per le scelte della Regione Sicilia sulla caccia.
Per Legambiente, LIPU e WWF si tratta di un fatto apprezzabile e di una scelta di pieno rispetto della legalità che si pone in giusta controtendenza rispetto ai calendari emanati negli anni precedenti. Le associazioni esprimono particolare apprezzamento per la mancata preapertura della tortora, il posticipo al 2 ottobre dell'apertura ad alcune specie migratorie e la chiusura anticipata per la beccaccia (10 gennaio), i turdidi, gli anatidi e i trampolieri (20 gennaio)
Infine Legambiente, LIPU e WWF fanno appello a tutti i corpi di polizia e vigilanza affinché siano attuate specifiche attività di controllo nell’arco della prossima stagione venatoria e chiedono che la Regione Siciliana si attivi per dare immediata applicazione alle misure previste dal “Piano d’azione nazionale per il contrasto agli illeciti contro gli uccelli”, che individua la Sicilia come una delle aree italiane prioritarie nella lotta al bracconaggio, ove la carenza di controlli nell’ambito venatorio rischia di determinare la distruzione del patrimonio della fauna migratrice comunitaria che transita nel Mediterraneo.