Ieri, 2 settembre si è tenuto un incontro alla sede dell'Ompo (Istituto Europeo Uccelli Migratori del Paleartico Occidentale) per discutere del Programma scientifico per le cacce tradizionali dei Paesi del Sud. Per l'Italia c'era Giovanni Bana (Vicepresidente Ompo). I tecnici Ompo, dopo aver esaminato la situazione da un punto di vista scientifico, hanno riconosciuto la necessità di definire con precisione il concetto di "piccola quantità" e realizzare un inventario delle cacce tradizionali in tutti i paesi, visto che spesso riguardano solo una piccola parte del loro territorio.
E' stata anche affrontata la questione della "gestione adattativa" concludendo che deve essere compresa secondo il modello nordamericano, da un lato basata sulla conoscenza dello stato delle popolazioni e dello stato di conservazione delle specie, sulla base del follow-up basato sui campioni e, dall'altro, sul rispetto degli attori sociali interessati e su un dialogo privo di dogmatismo anti-caccia.
Un'altra priorità discussa è la necessità di creare un polo scientifico dell'Europa meridionale efficace per la difesa collettiva delle cacce regionali indipendentemente dalle specie, dai metodi di caccia, dalla regione o dai paesi interessati in Europa, per difenderle dalla burocrazia di Bruxelles. Oltre che, ovviamente, quella di incrementare e sviluppare il monitoraggio scientifico degli uccelli migratori che sono oggetto delle cacce tradizionali da parte delle associazioni nazionali grazie al coinvolgimento dei cacciatori sul territorio, e infine lavorare per recuperare forme di caccia oggi ingiustamente vietate, pur interessando specie di uccelli in un buono stato di conservazione.
Sulla base di questi obiettivi, Ompo chiede che le organizzazioni ufficiali dei cacciatori del sud Europa rappresentate in FACE si facciano promotrici in ambito europeo, affinchè almeno due persone in FACE si dedichino totalmente a queste questioni, che interessano circa 3 milioni di cacciatori, e affinchè si lavori in Europa per una corretta applicazione della Direttiva Ue, superando gli attuali abusi, per la sopravvivenza delle cacce tradizionali agli uccelli migratori.
Nei giorni precedenti l'avv. Bana e il suo collega giurista Charles Lagier hanno elaborato un programma d'azione da sottoporre alla prossima assemblea della Face, l'11 settembre, sulla situazione delle cacce tradizionali affinchè siano discussi i vari argomenti al vaglio della Commissione Ambiente dell'Ue (come l'utilizzo di uccelli da richiamo, la caccia primaverile a Malta, il prelievo delle oche in Francia). Lagier, d'intesa con Bana, ha accettato di guidare il Gruppo di Lavoro Affari Giuridici (GTAJ), che si occuperà di questi argomenti in seno all'assemblea FACE.