I giovani e le donne sono una risorsa indispensabile per la caccia di oggi e per quella di domani. Soprattutto se si impegnano per la promozione e il sostegno di questa nostra attività. In questa prospettiva abbiamo dato inizio alla pubblicazione delle testimonianze di tanti di coloro che si danno da fare con responsabilità e impegno. Una concreta speranza per la caccia di domani, da parte di chi è pronto a ricevere il testimone dai tanti appassionati che fino ad oggi con dedizione continuano a tenere alta la nostra bandiera, consapevoli che il contributo degli uni e degli altri (e delle altre) è la strada più sicura per riaffermare i nostri valori.
ECCOMI, SONO MAUA
Su Facebook tutti mi conoscono come Maua. Ma Maua è la mia Petit Bleu de Gascogne che da più di sette anni condivide ogni attimo della mia vita. Dopo di lei – grazie a lei - è arrivato anche Sam, ma quello è un altro discorso.
Io mi chiamo Isabella e non vi dirò mai quanti anni ho. Posso dirvi che sono nata a Bergamo, ho frequentato un liceo linguistico umanistico e poi la facoltà di Scienze politiche con indirizzo politico internazionale. Ho studiato in Gran Bretagna e ho vissuto in Finlandia e Stati Uniti. Parlo inglese, francese e tedesco anche se con questo sono parecchio arrugginita. Sono giornalista professionista E per anni mi sono occupata prima di cronaca giudiziaria, poi di politica estera seguendo importanti eventi internazionali sia in Italia che nel mondo.
La mia grande passione oltre alla caccia e ai cani è lo sci, passione che ho sviluppato grazie alle mie origini bergamasche e che ho mantenuto sempre viva (sono stata anche Campione del mondo giornalisti).
Il mio avvicinamento al mondo della caccia – in particolare agli ungulati - avviene in età già adulta, nessun padre o nonno cacciatore ma una grande passione per le armi che mi ha portato a tanti anni di agonismo nel Tiro dinamico sportivo.
Poi l’incontro con il mio compagno, grande cacciatore. Le prime battute sui cani al suo fianco senza licenza, pronta a correre dal veterinario se i cinghiali avevano la meglio. Poi la svolta con l’abilitazione, le prime padelle e l’immersione a tutto tondo nel mondo venatorio (sono selecrontrollore, ma pratico quasi esclusivamente caccia al cinghiale in braccata) e in quello della cinofilia. L’ho già scritto: adoro i cani, soprattutto i segugi francesi, ne ho due e mi piacerebbe aumentare il branco, ma si vedrà.
Sono giudice Fidasc per le prove di seguita su cinghiale e un paio di anni fa ho fondato una Asd Fidasc la Segugio Genova per promuovere prove di lavoro a tutti i livelli.
Sono al secondo mandato come consigliere provinciale di Fidc Genova e al primo come consigliere regionale. Sono anche membro della commissione sportiva regionale Fidc e negli ultimi due anni ho organizzato e giudicato le prove interprovinciali e interregionali di Coppa Italia Fidc per singoli e coppie.
Quest’anno ho giudicato la finale nazionale Fidasc singoli cat. B.
Il mio obiettivo è continuare a promuovere le prove di lavoro dei cani in particolare quelle su cinghiali.
Ho appena organizzato e giudicato il 1° Trofeo cuccioli in seguita, riservato ai segugi di meno di un anno di età. Un’esperienza giudicata positiva da partecipanti e Fidc, che ci proponiamo di riproporre il prossimo anno con una formula più ampia, con selezioni nelle varie province liguri e finale regionale. Ma questa al momento è solo un’idea tutta da sviluppare.
Tutto invece è pronto per il 1° Trofeo Lady Fidc Genova che si terrà in questi giorni presso il recinto di Cicagna (Ge) che dall’anno scorso seguo proprio con l’obiettivo di fornire ai cacciatori della zona la possibilità di addestrare in sicurezza i propri segugi.
Il Trofeo Lady – il cui ricavato sarà offerto in beneficenza all’istituto pediatrico Giannina Gaslini di Genova anche per far capire al mondo esterno che i cacciatori non sono l’”orco” – ha l’obiettivo di avvicinare sempre più donne alla cinofilia. E quello di stimolare il mondo femminile ad avvicinarsi alla caccia è un altro dei miei sogni nel cassetto. Qualche anno fa se ne era parlato con l’allora presidente nazionale Fidc Dall’Olio che si era detto entusiasta dell’idea di creare un gruppo femminile in ambito Federcaccia, appoggio incondizionato era arrivato anche dal presidente provinciale di Genova Adriano Zanni e da quello regionale ligure Andrea Campanile, un po' meno dalle cacciatrici, d’accordo a parole ma un po’ pigre a collaborare.
E mentre ci avviciniamo all’apertura di un’altra stagione venatoria, il mio sogno è di vedere i cacciatori uniti sotto un’unica sigla e non divisi in gruppi e gruppuscoli che, come i partiti politici, si fanno la guerra l’un l’altro indebolendo una categoria sempre più esile numericamente e chiamata invece ad affrontare problematiche di difficile soluzione come la presenza sempre più consistente del lupo nelle nostre campagne-montagne e le conseguenze che questo porta sulla fauna selvatica.
Chiediamo il vostro aiuto e la vostra disponibilità. Se volete partecipare a questa iniziativa, che intende portare a galla l'impegno dei giovani dirigenti e delle dirigenti donne, non esitate a farvi avanti. Se avete incarichi di responsabilità nel mondo venatorio, siete donne o avete meno di quarant'anni, o se conoscete cacciatori con queste caratteristiche, inviateci una mail a [email protected] o scriveteci su whatsapp al numero 3496271731.