In attesa del nuovo calendario venatorio che possa consentire l'apertura della caccia in Abruzzo, fioccano le polemiche in direzione dell'Assessore Imprudente. Come quella dell'ex Assessore Dino Pepe, oggi capogruppo Pd.
"Disattendere con estrema leggerezza il parere dell’Ispra e non aver completato il procedimento in merito alla valutazione di incidenza ambientale (Vinca) sono alla base del blocco della stagione venatoria", dichiara Dino Pepe. “Il piano faunistico venatorio, indispensabile per pianificare correttamente la programmazione faunistica-venatoria del territorio, già adottato nel mese di novembre 2018 dalla passata giunta regionale è frutto dell’impegno che con tenacia abbiamo portato a compimento. Un lavoro serio con cui abbiamo dotato la Regione Abruzzo di uno strumento moderno e scientificamente valido che ha già avuto tutti i pareri vincolanti previsti dalla legge".
"Imprudente e l’intera maggioranza di centro destra non perdano ulteriormente tempo. Lo abbiamo detto e lo ribadiamo con forza: il nostro Piano Faunistico Venatorio va da subito calendarizzato nei lavori del Consiglio regionale. Le risposte al modo venatorio, ambientalista e agricolo abruzzese sono contenute nel Piano Faunistico che come centro sinistra abbiamo approvato dieci mesi fa, pubblicato sul Bollettino della Regione Abruzzo nel mese di febbraio 2019, e ora misteriosamente bloccato da Imprudente e dal presidente Marco Marsilio".
Nei giorni scorsi il vicepresidente ha promesso agli oltre dieci mila cacciatori un calendario venatorio bis che, a suo parere, potrebbe superare l’ordinanza emessa dal Tar, proposta tra l’altro già stoppata dalle associazioni ambientaliste che hanno inviato alla Regione, una formale diffida; in questa ottica chiediamo ad Imprudente di fare chiarezza e dire esplicitamente come intende uscire da questa imbarazzante situazione e se, in Abruzzo, si potrà tornare a caccia la terza domenica di settembre. A questo aggiungiamo di rendere noto quali sono le politiche e gli atti concreti messi in campo ad oggi per un efficiente contrasto alla proliferazione della fauna selvatica. Il tempo delle promesse è finito - ha concluso Pepe - e l’amara attualità ci consegna una situazione drammatica per colpa di una Giunta regionale a braccia conserte".