Il Segretario nazionale di Caccia Sviluppo Territorio, l'Avv. Giuseppe Villa, stigmatizza censurando il comportamento della Regione Marche "per un mancato intervento legislativo e regolamentare netto in materia, che consente puntualmente agli animalisti ed ambientalisti di turno, partecipi negli ATC , d'introdursi da più di un trentennio nelle azioni di giudizio, ottenendo spesso, ai danni del cacciatore contribuente, una paralisi dell'attività venatoria con le sospensive cautelari dei giudici del TAR , rendendo così incerto ed aleatorio l'esercizio della caccia".
"Il Presidente Ceriscioli - scrive Villa - dimentica che le categorie degli anti-caccia sono state sempre organiche alla sinistra che le ha alimentate, dando la stura alle riforme legislative del 1992 con la legge quadro 157, cui ha fatto seguito per la regione marche la n.7 del 1995, a scapito della precedente legge 968 del 1977, che consentiva il libero esercizio venatorio nell'intero territorio nazionale, e dove il calendario venatorio costituiva una certezza per tutti i cacciatori".